Benessere

Vivere senza milza è possibile, basta avere alcune accortezze

Anche se è un organo estremamente importante, vivere senza milza è possibile: vediamo come cambia l’esistenza di un paziente di questo tipo.

E’ possibile vivere senza milza? La risposta è senz’altro affermativa, a patto che si rispettino alcune regole. Vediamo quando è necessario l’intervento di asportazione e, soprattutto, come cambia la vita di un paziente che riceve una diagnosi di necessaria splenectomia.

Vivere senza milza: è possibile?

La milza non è un organo vitale, ma ha comunque una certa importanza per la funzione dell’intero organismo. E’ la milza, infatti, che produce anticorpi e globuli bianchi, con lo scopo di combattere eventuali infezioni, e facilita lo sviluppo e la maturazione dei globuli rossi. Nonostante tutto, vivere senza milza è possibile.

L’intervento con cui si può togliere la milza si chiama splenectomia ed è l’unica opzione possibile soltanto quando l’organo presenta danni irreparabili e non riesce più a svolgere le sue funzioni. Dopo l’operazione chirurgica, il paziente deve seguire una dieta particolare, generalmente a base di liquidi e per via endovenosa. Durante la convalescenza, invece, si torna al regime alimentare di un tempo, facendo attenzione ad incrementare le fibre. Pertanto, via libera a cibi integrali, verdure e frutta, legumi, frutta secca e pesci grassi. Da evitare, invece, carni rosse e i grassi.

Oltre all’alimentazione, la milza asportata ha altre conseguenze molto più importanti. In primis, si è esposti ad ogni tipo di infezione. Le difese immunitarie sono pari a zero, motivo per cui è necessario correre ai ripari.

Asportazione della milza: conseguenze

Come avrete capito, la splenectomia ha delle conseguenze, una su tutte: la condizione di immunodepressione. Pertanto, i pazienti devono fare attenzione ad ogni batterio/infezione, motivo per cui è caldamente consigliato di vaccinarsi contro pneumococco, meningococco e virus influenzale.

Per il resto, come si vive senza milza? Allo stesso modo di tutte le altre persone. Si possono avere figli, a patto che l’intervento non sia stato conseguenza di un tumore maligno oppure dovuto a leucemia, si può praticare sport e perfino viaggiare all’estero. In questo ultimo caso, però, sono raccomandate tutte le vaccinazioni del caso, specialmente nelle zone soggette a malattie tropicali.

Fabrizia Volponi

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