Vitamina D
Sommario articolo
La vitamina D è un elemento essenziale per il nostro organismo. La sua presenza serve infatti a far funzionare meglio l’organismo sotto diversi aspetti. Oltre ad essere assimilabile attraverso il sole, questa vitamina è presente in molti alimenti. Per farne una buona scorta, però, è molto importante assumerla nelle giuste quantità. Inoltre, è importante sapere che ne esistono diverse tipologie, ognuna appartenente al suo gruppo e con proprietà specifiche. Tra i suoi tanti benefici, oltre ad aiutare il sistema immunitario, questa vitamina previene l’osteoporosi e il rachitismo infantile.
Detto ciò non bisogna mai dimenticare una delle principali fonti, che ci aiuta anche a sintetizzare ed immagazzinare in modo importante questa vitamina, è il sole. Vediamo ora di capire in quali alimenti si trova e cosa bisogna fare quando c’è una carenza conclamata.
Tra gli alimenti più ricchi di vitamina D ci sono l’olio di ricino, i pesci grassi come il salmone o lo sgombro, le ostriche, i gamberi, lo yogurt e i formaggi grassi. Questa preziosa vitamina si trova anche nel burro, nel tuorlo, nella carne di fegato e nei funghi, che ad oggi, sono l’unico integratore vegetale naturale di vitamina D.
Per assimilare le giuste quantità di vitamina D si possono quindi consumare questi prodotti o utilizzare degli integratori specifici che siano in grado di aumentarne le quantità.
È infatti molto importante che, in caso di carenze, la sola alimentazione non garantisce una completa assunzione di vitamina D. Per questo motivo, oltre all’esposizione al sole, un grande aiuto è dato dall’assunzione di integratori mirati. Situazione in cui, però, è bene prima di tutto consultare il medico.
Come già accennato, anche se vi sono diversi cibi ricchi di questa vitamina, potrebbe non essere così facile integrarla nella dieta. Infatti soggetti vegani o vegetariani non possono consumare buona parte dei cibi che la contengono. Per fortuna, però, anche in questo caso ci sono delle soluzioni. Esistono infatti degli alimenti specifici che vengono arricchiti di vitamina D proprio per prevenire questa carenza. Tra questi ci sono i vari tipo di latte vegetale, tra cui quello di soia, e molti cereali o la farina d’avena.
Oggi come oggi la carenza di vitamina D è abbastanza diffusa, sia per il fatto che si passa troppo tempo in casa, e non sotto al sole, sia perché non si consumano più determinati alimenti. La situazione poi peggiora nel periodo invernale, o comunque quando c’è brutto tempo. In ogni caso, la carenza di vitamina D è molto pericolosa, soprattutto perché non presenta sintomi, perciò ci si potrebbe accorgere di avarla quando è troppo tardi.
Andando ai rischi più comuni più comuni, visto che la vitamina D è fondamentale per le ossa, questi sono osteoporosi, rachitismo, sia nei bambini che negli adulti, e fratture ossee anche gravi. In ogni caso è possibile integrare la vitamina D proprio attraverso la dieta e il consumo di precisi alimenti. La Società Italiana di Nutrizione spiega quali sono le quantità giuste da assimilare e quali cibi contengono la vitamina D. Resta comunque valido l’invito a rivolgersi ad un medico e ad accertarsi di un’eventuale carenza attraverso gli esami del sangue. Integrarne più del dovuto se non si hanno problemi in tal senso, può risultare infatti altrettanto rischioso per la salute.
Fonte foto di copertina: https://pixabay.com/it/photos/trota-pesce-fried-fry-verdure-2900325/
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