Benessere

Vestibolite: di cosa si tratta, quali sono i sintomi e come si cura

La vestibolite è un’infiammazione che coinvolge la mucosa del vestibolo situato nella vagina. Scopriamo quali sono le cause e le possibili cure.

Quando si parla di vestibolite si intende l’infiammazione dei tessuti che si trovano intorno all’accesso della vagina, chiamato appunto vestibolo. Per questo motivo, un altro modo di chiamare questa malattia è vestibolite vulvare. Si tratta di un problema del quale, ad oggi si sa ancora molto poco, ma che può rendere la vita difficile a chi ne soffre. Le cause possono essere infatti diverse e contribuire al problema in modo sinergico. Si va infatti dalle infezioni ricorrenti, a problemi dei nervi, alle allergie e alla contrattura del pavimento pelvico.

Per questo motivo è molto importante avere una diagnosi il prima possibile e scoprirne il più possibile le cause in modo da poter procedere con le cure.

Vestibolite vulvare: i sintomi più comuni

In genere un’infiammazione del vestibolo vulvare si presenta con vari sintomi.

dolore intimo

Tra questi ci sono il rossore della zona, il bruciore e il dolore durante e dopo i rapporti e la sollecitazione della zona che si può ottenere andando in bici, portando jeans stretti o inserendo un tampone vaginale.

Purtroppo la diagnosi è spesso difficile da ottenere perché in presenza di questi sintomi, la maggior parte dei medici tende a concentrarsi solo su possibili infezioni, arrivando ad interrogarsi sulla possibile vestibolite quando questa è già in stato avanzato. Se non risolta per tempo, infatti, l’infiammazione può diventare persistente ed estendersi e irradiarsi anche al di fuori del vestibolo, sfociando nell’ancor più dolorosa (e invalidante) vulvodinia.

Vestibolite vulvare: come si cura

In caso di accertata vestibolite vulvare, la cura è costituita dalla sinergia di diversi trattamenti.
Questi vanno dall’uso di detergenti delicati all’uso di farmaci anestetizzanti.
Come per la vulvodinia, nei casi più difficili, possono essere prescritti degli antidepressivi triciclici o degli anticonvulsivanti, utili per interrompere i circuiti del dolore.
Ci sono poi diverse cure sperimentali che mirano ad una soluzione più tempestiva del problema. Cure per le quali, però, non si ha ancora sicurezza riguardo la possibile efficacia.

Andando invece alla gestione del dolore, oltre all’uso dei rimedi sopra elencati sono solitamente suggerite un’alimentazione priva di zuccheri e l’astensione dai rapporti nei periodi di maggior dolore. Seguono poi una corretta igiene che miri a non andare mai incontro ad infezioni che, solitamente, possono peggiorare la situazione.

Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in ogni sua forma. Tra i suoi tanti interessi c'è da sempre quello della ricerca del benessere che persegue attraverso la sana alimentazione e le proprietà degli alimenti.

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