Alimentazione

Allarme Glifosato: trovate tracce del pesticida nella birra

Glifosato trovato in alcune delle birre più vendute in Francia. Il pesticida era stato definito come ‘probabilmente cancerogeno’ dallo IARC.

Trovate tracce di glifosato nella birra. Il pesticida diserbante più utilizzato al mondo è stato rilevato anche nella famosa bevanda, così rivela uno studio condotto da 60millions de Consommateurs.

Nell’indagine è stato analizzato il contenuto delle 45 birre più vendute nei supermercati francesi alla ricerca di eventuali pesticidi. Su 45 marchi in totale, 35 di essi presentavano tracce di pesticidi, in particolare, di alcuni fungicidi. In 25 birre, poi, è stata rilevata anche la presenza di una piccola percentuale del temuto glifosato.

Nulla di così preoccupante a quanto si apprende dallo Studio, dato che anche la birra risultata più contaminata (la Affligem) ne contiene tracce minime, nemmeno lontanamente vicine al minimo consentito dalla Legge (per superare la dose raccomandata di assunzione di glifosato bisognerebbe bere circa 2000 litri di birra in un solo giorno).

Fonte foto: https://pixabay.com/it/birra-mug-rinfresco-2439237/

Pare che i rischi per la salute derivino soprattutto dal contatto diretto (ed esposizioni multiple) con il pesticida (come nel caso, ad esempio, degli agricoltori). Non è ancora chiaro, invece, il pericolo per coloro che non hanno un contatto diretto con la sostanza, ossia, i normali consumatori…

Glifosato: è cancerogeno?

Il glifosato è il diserbante più usato al mondo nel giardinaggio, nella manutenzione del verde, e ovviamente, in agricoltura. È un diserbante non selettivo, ovvero, la sua molecola elimina indistintamente tutte le erbe infestanti. Dalla sua introduzione sul mercato nel 1974 a oggi ne sono state spruzzate sui campi quasi 9 milioni e mezzo di tonnellate.

Dopo essere stato utilizzato in ingenti quantità per anni, nel 2015 lo IARC, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, o ha inserito nell’elenco delle sostanze “probabilmente cancerogene”.

Da alcune analisi epidemiologiche pare che un tumore in particolare si possa associare al glisofato: il linfoma non-Hodgkin. Nello stesso anno però l’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, aveva espresso l’opinione contraria, dicendo che “è improbabile che il glifosato rappresenti un rischio di indurre cancro per l’uomo“.

Il dibattito sull’argomento è ancora aperto, ma nel 2017 l’Unione Europa ha comunque rinnovato l’autorizzazione all’impiego di questo potente pesticida.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/birra-mug-rinfresco-2439237/

Daniela Testa

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