Fonte foto: https://pixabay.com/it/beach-modello-ocean-persona-mare-1835781/
Sommario articolo
Prendersi cura di sé è molto più facile di quel che si crede. I popoli antichi (egizi, greci e romani) sapevano bene che, per ristorarsi e tonificare la pelle, il mare era un grande alleato. Eppure il termine talassoterapia, il cui significato deriva dal greco (thalassa – mare e thérapeia – trattamento), è stato utilizzato solamente nel 19esimo secolo in Bretagna. Sebbene non siano mai state le reale proprietà curative della talassoterapia, è stato comunque constatato che questo trattamento aiuta a migliorare la cute, far respirare meglio è ha un’azione anche sul sistema osteoarticolare. Vediamo meglio cos’è la talassoterapia e come funziona.
La talassoterapia, dunque, è il trattamento che si basa sull’azione delle acque del mare e dei suoi componenti. Non solo acqua salina, quindi, ma anche alghe, fanghi e sabbia.
Questa terapia sembra essere particolarmente efficace perché i sali e gli oligoelementi del mare sono biodisponibili e dunque, attraverso i pori della pelle vengono assorbiti con estrema facilità.
Gli oligoelementi favoriscono il ritorno all’equilibrio dell’organismo: da un lato sono stimolanti e rivitalizzanti, dall’altra svolgono un’azione protettiva dalle aggressioni di agenti esterni.
A cosa serve? Questa terapia è utilizzata in particolar modo nel trattamento di alcune patologie di pelle, vie aeree, ossa e muscoli.
Chi soffre di dermatiti e psoriasi, vuole curare gli inestetismi, come la cellulite, ha spesso tosse e raffreddore, nonché bronchiti e sinusiti, ha dolori osteoarticolari e reumatismi, potrà ricorrere alla talassoterapia.
Non basta immergersi nell’acqua di mare per sfruttare tutti i benefici della talassoterapia, bisogna scegliere quelli giusti in base alle proprie esigenze e patologie da curare. Uno di questi è la climoterapia, che sfrutta alcuni componenti del clima di mare, tra cui le radiazioni solari, utili per ossa e cute, l’escursione termica, la pressione atmosferica e l’aerosol marino. Quest’ultimo, che si basa sull’evaporazione dell’acqua del mare che trasporta sali e ioni, è consigliato per trattare le patologie delle vie aeree.
Per le patologie che riguardano ossa e muscoli sono consigliate le sabbiature. Si fanno in spiaggia, all’aperto, perché la spiaggia è efficacemente riscaldata dai raggi del sole. La seduta può durare da 15 a 40 minuti.
Ma quindi fare il classico bagno in mare non serve a niente? Sì, serve moltissimo e può avvenire in mare, in oceano o all’interno di piscine di strutture idonee, come le spa. I bagni possono essere effettuati in acqua calda o fredda, in soluzione salina pura o con aggiunta di altri elementi, quali alghe, ozono e anidride carbonica.
Attenzione, però, la talassoterapia non è adatta a tutti. Nei pazienti che soffrono di disturbi del sistema nervoso, patologie cardiache e della ghiandola tiroidea è altamente sconsigliata. È inoltre controindicata nelle donne in gravidanza e in allattamento.
Per beneficiare della talassoterapia, modalità fai da te a parte, potrete rivolgervi a centri benessere, come le spa, e a stabilimenti termali.
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