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Sommario articolo
Una malattia difficile da diagnosticare, che colpisce più le donne che gli uomini. È la sindrome di Raynaud, una patalogia poco conosciuta, che si manifesta attraverso episodi di vasospasmo. Con il restringimento dei vasi sanguigni il flusso della circolazione del sangue diminuisce e si avverte una sensazione, più o meno forte, di formicolio, intorpidimento e bruciore. Ma vediamo maggiormente nel dettaglio cos’è la sindrome di Raynaud, come diagnosticarla e se esiste una cura.
Cosa provoca la malattia di Raynaud? I fattori sono diversi ma è importante innanzitutto fare una distinzione tra la sindrome di tipo primario e secondario.
Nella maggior parte dei casi, si parla di Raynaud primario, quando riconosciuto, e si presenta come un leggero fastidio. Le cause di questa patologia sono attribuite al freddo e a un forte stress.
I sintomi si manifestano chiaramente: i vasi sanguigni si restringono provocando bruciore, intorpidimento e formicolio di alcune zone particolarmente esposte. Queste sono dita di mani e piedi, punta del naso e, più raramente, lingua, labbra e capezzoli.
Di solito i medici non riescono a diagnosticare questa sindrome, che è decisamente più chiara nella tipologia di tipo secondario, più rara e grave.
Il Raynaud secondario presenta cause diverse: disturbi che danneggiano le arterie e nervi, movimenti ripetitivi, traumi a mani e piedi, esposizione a sostanze chimiche specifiche e farmaci, che determinano la pressione e ostacolano il flusso delle arterie.
Inoltre, ci sono alcune malattie che possono causare il fenomeno di Raynaud, quali lupus, problemi alla tiroide, patologie autoimmuni, artrite reumatoide, aterosclerosi, disturbi del sangue, ipertensione polmonare, sindrome di Sjögren, sclerodermia, dermatomiosite e polimiosite, morbo di Buerger.
In caso di sindrome di Raynaud secondaria i disturbi che si presentano danneggiano le arterie. Oltre ai sintomi già elencati, questa tipologia può raramente causare ulcere e cancrena.
È il medico a effettuare la diagnosi nei pazienti affetti da questa patologia. Innanzitutto valuterà l’anamnesi dell’assistito e, qualora fosse necessario, richiederà degli esami specifici. I test da stimolazione da freddo, l’esame degli anticorpi anti-nucleo, l’esame della proteina C reattiva, l’indice di eritrosedimentazione e la capillaroscopia delle unghie sono utili ai fini di una diagnosi accurata.
Non esiste una cura per la sindrome di Raynaud, ma è possibile risolvere il problema con delle terapie. La prima consigliata è quella di cambiare il proprio stile di vita, fare attenzione al vestiario e non esporsi per troppo tempo a un clima troppo freddo. Se si assumono farmaci, è importante chiedere al medico di sostituirli. Chi lavora con alcune sostanze chimiche, deve evitare di entrare in contatto con esse.
Bastano poche accortezze per eliminare questa patologia, se è di tipo primario. Se è persistente, quindi di tipo secondario, bisogna rivolgersi al proprio medico e valutare, eventualmente, la possibilità di un intervento chirurgico.
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