
In cosa consiste e come funziona la dieta del sonno - notiziebenessere.it
Mai sentito parlare della dieta del sonno? Il principio è semplice: si perde peso mentre si dorme. Ecco come funziona.
L’idea di fondo della dieta del sonno è semplice: si tratta di perdere peso dormendo. L’ozio è il padre dei magri? Facili battute a parte, il “menù” – o meglio il meccanismo – alla base della dieta dice proprio questo: la ricetta migliore per arrivare a perdere peso sta nel dormire di più. Ma davvero si può dimagrire semplicemente col riposo?
Non è un mistero che la carenza di sonno non sia un toccasana per la dieta. Dormire meno significa far aumentare il cortisolo, l’ormone dello stress che spinge a mangiare di più per trovare sollievo nel cibo (è il meccanismo psicologico del cosiddetto comfort food ovvero i cibi ultra processati e ipercalorici). Ma come funziona la dieta del sonno?
Cos’è e come funziona la dieta del sonno
Un nuovo studio sottolinea che dormire circa un’ora in più a notte fa diminuire il numero di calorie giornaliere. L’importanza di migliorare le abitudini di riposo senza cambiare dieta è sostenuta dalla ricerca apparsa su Jama Internal Medicine. Per dare una spinta importante al metabolismo – dicono i risultati dello studio – basterebbe soltanto dormire di più.
I ricercatori hanno coinvolto nel loro esperimento un campione di 80 adulti in sovrappeso (indice di massa corporea tra 25 e 29,9) di età compresa tra i 21 e i 40 anni, abituati a dormire non più di 6 ore e mezza a notte. Gli scienziati hanno incoraggiato i partecipanti a prolungare le ore di sonno notturne per due settimane.

In media i volontari hanno dormito 1,2 ore in più a notte. Un’ora abbondante di sonno guadagnato che ha fatto assumere loro anche 270 calorie in meno al giorno. Esra Tasali, direttrice del Sleep Research Center dell’Università di Chicago Medical Center e autrice principale dello studio, ricorda che la mancanza di sonno va a interferire con i segnali di appetito ricevuti dal cervello.
«La privazione del sonno porta a desiderare carboidrati e zucchero», afferma la dottoressa Tasali. «Ma – aggiunge – quando dormi di più, queste aree non vengono attivate e il cervello lavora meglio per sincronizzare l’appetito con i bisogni reali». In sostanza una nuova routine del sonno, suggeriscono i risultati della ricerca Usa, può ridurre il peso senza modificare anche la dieta.
O quanto meno migliorare il riposo rappresenta un ottimo punto di partenza non soltanto per dimagrire ma anche per una vita più sana. Il consiglio degli esperti per chi non è in grado di aumentare dall’oggi al domani il sonno di un’ora è di aumentare gradualmente, aggiungendo magari 15 minuti in più a notte.
Inizialmente l’idea di dedicare più tempo al riposo potrebbe generare stress e la sensazione di perdere tempo, uniti alla paura di fare meno cose durante la giornata. Sempre la dottoressa Tasali riferisce però che i partecipanti alla ricerca hanno dimostrato di avere una maggiore produttività associata a una minore sensazione di stanchezza.