Benessere

Sesta malattia, cause e sintomi: una volta presa si è immuni per sempre

La sesta malattia colpisce per lo più i neonati e i bambini, ma gli adulti non sono esenti. Vediamo quali sono i sintomi e la cura.

Diffusa specialmente tra i neonati, la sesta malattia è una patologia virale che si manifesta con un’eruzione cutanea facilmente riconoscibile. Raramente colpisce gli adulti, ma è bene sottolineare che non si possono considerare esenti. Vediamo quali sono i sintomi, la cura e se ci sono rimedi naturali efficaci.

Sesta malattia: cause e sintomi

Chiamata anche roseola o febbre dei tre giorni, la sesta malattia è una patologia virale, che colpisce soprattutto neonati e bambini fino ai 2 anni di età. Gli adulti, invece, la contraggono raramente e potrebbero sviluppare anche gonfiore dei linfonodi, infiammazione del fegato e sindrome simil-mononucleosi. L’infezione è causata da due tipi di virus, l’herpesvirus umano (HHV) di tipo 6B e quello di tipo 7, da non confondere o accomunare all’herpes labiale o genitale.

Generalmente, la sesta malattia presenta sintomi facilmente riconoscibili: febbre alta, spossatezza generale, mal di gola, raffreddore, tosse, lieve diarrea, perdita di appetito e gonfiore ai linfonodi del collo. La febbre alta dura due/tre giorni, durante i quali possono comparire eruzione cutanea rosso-rosata, arrossamenti e vescicole che possono provocare prurito o dolore. Le macchie sulla pelle, diffuse prevalentemente sul torace e sull’addome, in modo minore sugli arti e sul volto, possono comparire anche dopo la cessazione della febbre.

E’ bene sottolineare che, in alcuni casi, la sesta malattia neonati e bambini può essere del tutto asintomatica, motivo per cui i genitori non si accorgono di nulla. Il periodo d’incubazione dura dai 5 ai 15 giorni, mentre la febbre alta si abbassa intorno al quarto giorno.

Sesta malattia: il contagio e la cura

Dopo aver visto la sesta malattia adulti e nei bambini, passiamo al contagio. Come sottolineato, la patologia è virale, per cui si diffonde tramite le gocce di liquido provenienti dal naso e dalla gola delle persone infette. Un po’ come il Covid-19, quindi, si contrae anche toccando con le mani superfici contaminate. E’ per questo motivo che è consigliato lavarle spesso. In ogni caso, non risulta particolarmente contagiosa e il paziente si considera non più ‘pericoloso’ a partire dal primo giorno in cui scompare la febbre. Infine, per quanto riguarda la sesta malattia e quanto dura, la media è 9 giorni, mentre per la cura, non ci sono terapie standard, ma solo somministrazione dei farmaci in base ai sintomi.

Fabrizia Volponi

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