Fonte foto: https://www.pexels.com/photo/receipt-folded-into-paper-plane-on-grass-707191/
Sommario articolo
Da qualche anno si parla della pericolosità di una sostanza chiamata bisfenolo A – abbreviato con la sigla BPA. Di recente ne sono state trovate quantità significative nella carta termica comunemente utilizzata negli scontrini fiscali. Ma non solo: anche nelle ricevute dei pagamenti con bancomat o carte di credito, nelle etichette di frutta e verdura e in quelle che indicano il prezzo di molti prodotti. Come possiamo evitare i rischi collegati all’uso di scontrini e altre etichette contenenti BPA?
Sono diversi gli studi che hanno dimostrato come gli scontrini siano pericolosi. Il più recente, pubblicato sulla rivista Environmental Research, ha preso in considerazione 112 ricevute provenienti dal Brasile, dalla Spagna e dalla Francia. Tutte hanno in comune la carta termica con cui sono prodotte. I ricercatori dell’Università di Granada hanno scoperto che il 90% degli scontrini fiscali contiene BPA.
Il bisfenolo A è una sostanza molto tossica. Si tratta di un interferente endocrino che agisce sull’equilibrio ormonale di coloro che ne sono esposti. Il suo effetto è evidente soprattutto sulla produzione degli estrogeni e sul funzionamento della tiroide. Tra gli effetti collaterali che sono stati correlati all’uso di BPA ci sono obesità, diabete, disfunzioni riproduttive, cancro al seno e cardiopatie.
Questa sostanza viene utilizzata negli scontrini fiscali per rivestire la carta termica, in modo da rendere più facile la stampa. Purtroppo, si trasferisce attraverso la cute mediante assorbimento, è sufficiente il semplice contatto. Ecco perché è importante adottare alcune strategie per evitare di ritrovarsi con elevati livelli di BPA nell’organismo.
Da alcuni anni, diversi paesi come la Francia hanno adottato sostanze differenti per la produzione di carta termica. Ma molte di queste (il BPS in primis) sono a loro volta pericolose per la salute. Attuare altri metodi può essere troppo oneroso per essere presi in considerazione. È quindi necessario agire in prima persona per ridurre il rischio.
Non lasciate mai gli scontrini a contatto con il cibo – ad esempio, è abitudine comune metterli nella busta della spesa. Non conservateli nel portafoglio ed evitate di maneggiarli. Piuttosto, teneteli in una cartellina chiusa, sistemata in una zona della casa in cui non mettete frequentemente le mani. Se dovete buttarli, non stropicciateli.
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