erba aromatica cucina
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Tante persone utilizzano quotidianamente la santoreggia in cucina, ma pochi conoscono le sue proprietà medicamentose. Si tratta, infatti, di un prezioso rimedio naturale che può diventare un grande alleato in presenza di determinate malattie infettive. Vediamo quali sono le sue proprietà, gli usi e le controindicazioni da tenere a mente.
Pianta officinale aromatica appartenente alla famiglia delle Labiate, la santoreggia o erba pepe viene utilizzata sia in cucina che come rimedio naturale. Vanta proprietà importanti: antibatterica, digestiva, cicatrizzante, antifungina, antispasmodica, astringente, stimolante e afrodisiaca. Le sue virtù sono date dall’olio essenziale, presente soprattutto nelle foglie e nelle sommità fiorite.
La santoreggia, grazie alle sue proprietà, viene consigliata per combattere diverse problematiche, soprattutto le malattie infettive a carico dell’apparato respiratorio e del tratto urinario. Pertanto, è indicato per contrastare: tosse, raffreddore, candida e altri funghi patogeni, digestione lenta, nausea, gonfiore addominale, diarrea, meteorismo, ferite della bocca e del corpo, pelle impura, forfora e capelli grassi.
Per quanto riguarda gli usi, la santoreggia si trova in commercio sotto forma di estratto secco, olio essenziale, tintura madre e idrolato. La scelta del prodotto e le relative dosi variano in base al beneficio che si vuole ottenere. Di conseguenza, attenetevi alle indicazioni fornite dall’erborista o dal farmacista. Ricordate, però, che la santoreggia in tisana può essere impiegata sia per problematiche interne che esterne.
La santoreggia ha un sapore intenso, un mix tra la menta e il pepe. E’ molto gustosa perché risulta leggermente pepata e con un retrogusto un po’ affumicato. Ecco perché può essere utilizzata per insaporire tantissime pietanze: dagli antipasti alle insalate, passando per i secondi piatti. Se usata come erba aromatica, la santoreggia non presenta particolari controindicazioni da tenere a mente.
Diverso il discorso se viene assunta come olio essenziale, tintura madre o idrolato. Prodotti di questo tipo devono essere evitati in gravidanza o allattamento, in età pediatrica e in presenza di allergie/intolleranze ad uno o più dei principi attivi.
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