
Soglia d'attenzione di 8 secondi, leggenda o no? Qual è la verità - Notiziebenessere.it
Cosa dicono i recenti studi sulla regola degli 8 secondi per la soglia d’attenzione: leggenda o verità? Cosa c’è da sapere.
Negli ultimi anni la soglia d’attenzione, ovvero la nostra capacità di concentrarci, sembrerebbe essersi assottigliata notevolmente. Molti esperti hanno puntato il dito contro i social che avrebbero di fatto ridotto le nostre capacità d’attenzione.
La soglia di attenzione si sarebbe ridotta addirittura a 8 secondi, meno di quella di un pesce rosso, a causa dei continui contenuti con i quali veniamo bombardati ogni singolo giorno. Ma questa è la verità?
Soglia d’attenzione degli 8 secondi: qual è la verità
Del resto, la notizia della riduzione della soglia d’attenzione è stata ripresa da alcuni dei più autorevoli giornali internazionali, come il New York Times, il Guardian e il Time. Ma da dove nasce? Tutto parte da uno studio commissionato nel 2015 da Microsoft Canada, il quale però, come ha riportato la BBC, non parlava espressamente dei famosi “8 secondi”. In realtà, la prima fonte in cui viene citato l’abbassamento della soglia d’attenzione è il sito Statistic Brain, il quale, però, cita a sproposito a sua volta il National Center for Biotechnology Information e l’Associated Press. Quest’ultimi due autorevoli fonti, infatti, non hanno mai parlato del tema.
La BBC ha cercato di vederci chiaro ma non ha ricevuto risposto dalla Statistic Brain, anche se ormai la notizia era diventata di pubblico dominio. La docente di psicologia alla Open University Gemma Briggs, in una recente intervista, ha spiegato che non avrebbe molto senso sostenere l’idea di una soglia di attenzione fissa e univoca. Ha spiegato: “Il modo in cui applichiamo la nostra attenzione dipende da cosa portiamo con noi in quella situazione: le nostre aspettative, la nostra esperienza. Tutto questo influenza direttamente ciò che vediamo e come elaboriamo le informazioni”.

Ci sono dunque tantissime variabili che vanno a definire la nostra soglia di attenzione (pensiamo ad una chiacchierata con gli amici all’ascolto di una lezione o di una riunione di lavoro) ma soprattutto non vale per tutti. Ci sono però buone notizie, ad esempio ognuno di noi può migliorare la sua soglia di attenzione, come ha spiegato Repubblica in un recente articolo. L’attenzione è una “funzione plastica”, che può essere rafforzata con degli esercizi mirati. Il primo consiglio è quello di leggere almeno 20-30 minuti al giorno senza interruzioni, poi quello di praticare attività come la meditazione, senza dimenticare il nostro rapporto con la tecnologia: ritagliarsi dei momenti “no tech” durante la giornata, ridurre le notifiche sugli schermi oppure impostare un limite di minutaggio da passare sui social.