Benessere

Rame nel sangue: tutto quel che c’è da sapere

Il giusto quantitativo di rame nel sangue è molto importante per il benessere dell’organismo. Scopriamo come verificarlo e cosa sapere a riguardo.

Quando si parla di rame nel sangue si intende il quantitativo di questo metallo che è riscontrabile attraverso dei semplici esami del sangue. Questo elemento si trova infatti in particolare in ossa, fegato, cervello, reni, cuore e muscoli. In piccola parte è però riscontrabile anche nel sangue e proprio dai suoi valori si può comprendere se è tutto a posto o se ci sono carenze o alte quantità di rame. Valori che se non nella norma possono portare a problemi sia in caso di deficit che di eccesso.

Come verificare il rame nel sangue

Come già accennato per controllare i valori di rame nel sangue è possibile iniziare con un normale prelievo. Questo però viene indicato dal medico solo quando i sintomi lasciano presupporre un effettivo coinvolgimento del rame in eventuali problemi di salute.

rame esame sangue

Il rame è infatti indispensabile per il corretto funzionamento del metabolismo e per la costruzione di ossa e tessuti connettivi. Così, se un suo deficit (cupremia bassa) può portare anche a malattie gravissime come quella di Menkes, un eccesso (cupremia alta) può risultare comunque pericoloso.

Il rame basso nel sangue provoca infatti problemi alle arterie, al sistema immunitario, al cuore e al sistema nervoso. Al contrario, un eccesso di rame può danneggiare muscoli e fegato. In caso di valori alterati, quindi, è molto importante avvisare il medico al fine di ricevere la corretta terapia.

Dove si trova il rame

In genere, da un punto di vista alimentare, il rame si trova nelle frattaglie e negli organi come fegato e reni. Buone fonti di questo elemento sono invece i semi oleosi, la frutta secca, i cereali integrali, i molluschi, i legumi e la crusca di frumento.

Ovviamente è molto raro arrivare ad un eccesso di rame attraverso l’alimentazione. Quando ciò avviene, però, si rivela importante eliminare subito i cibi che ne contengono di più. Questi, invece, vengono solitamente suggeriti in caso di decifit. E questo sebbene da soli non siano in grado di aumentarne la disponibilità.

Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in ogni sua forma. Tra i suoi tanti interessi c'è da sempre quello della ricerca del benessere che persegue attraverso la sana alimentazione e le proprietà degli alimenti.

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