Benessere

Propoli ai bambini: quanta e come darne per non sbagliare

La propoli ai bambini è un rimedio innocuo e particolarmente utile durante la stagione autunnale. Scopriamo quanta e quando è giusto somministrarla per il loro benessere.

Dare la propoli ai bambini aiuta a prendersi cura di loro in modo naturale, consentendogli di superare al meglio i raffreddori tipici della stagione autunnale. Sebbene si tratti di un principio naturale e quasi sempre innocuo, anche la propoli può avere delle controindicazioni, soprattutto in soggetti più sensibili ad alcune sostanze vegetali.
Scopriamo quindi come dovrebbe essere assunta dai più piccoli e quante gocce di propoli al giorno per bambini sono da considerarsi la dose corretta.

Quando dare la propoli ai bambini: ecco cosa è giusto sapere

Sebbene la propoli sia un ingrediente considerato terapeuticamente valido anche dalla medicina ufficiale, la sua assunzione da parte dei più piccoli, e in particolare dei bambini al di sotto dei tre anni di età, è sempre al centro di vari dibattiti.

propoli

Secondo alcuni medici si tratta infatti di un rimedio che può provocare allergie e che quindi è meglio evitare almeno nei primi anni di età. Altri pareri, del tutto discordanti, considerano invece la propoli sempre indicata per aiutare in caso di raffreddore, gengiviti o altri problemi.

In mancanza di un parere certo, prima di farla assumere ai più piccoli è quindi consigliabile rivolgersi al proprio medico curante, avendo sempre in mente che influenze e problemi di piccola entità andrebbero fatti sfogare al fine di rafforzare il sistema immunitario.

Detto ciò, previo parere positivo del medico, la propoli si rivela utile per mal di gola, raffreddore, herpes, gengiviti, tosse, ecc… Per le quantità è invece importante attenersi a quelle prescritte o illustrate sulla confezione o spiegate dall’erborista.

Propoli per bambini: controindicazioni da non sottovalutare

Come già accennato, una delle più grandi controindicazioni della propoli sembra essere quella di spingere il sistema immunitario a una sorta di resistenza al rimedio che, con il tempo, potrebbe dar luogo ad allergie. Un pensiero non appoggiato da tutti medici ma comunque presente. Per questo motivo è sempre preferibile evitare di darla ai bambini al di sotto dei tre anni.

Tra le altre controindicazioni c’è anche la possibilità di ulcere orali o di irritazioni della bocca. Tra le più gravi e rare sono inoltre annoverate anche le convulsioni, dei sintomi gastrointestinali e il rischio (non ancora accertato) di insufficienza renale. Un motivo in più per limitarsi a quanto consigliato dal pediatra.

Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in ogni sua forma. Tra i suoi tanti interessi c'è da sempre quello della ricerca del benessere che persegue attraverso la sana alimentazione e le proprietà degli alimenti.

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