Benessere

Placenta posteriore, nessun problema in vista: occhio alla placenta previa

Che cos’è e cosa indica la placenta posteriore? Le mamme in dolce attesa possono stare tranquille perché è assolutamente normale.

Cosa significa avere la placenta posteriore? Fortunatamente non si tratta di nulla di allarmante, quindi le mamme in dolce attesa possono tirare un sospiro di sollievo. C’è un solo caso in cui è necessario drizzare le antenne e accettare la soluzione che propone il ginecologo. Vediamo come può essere posizionata la placenta e cosa indica.

Placenta posteriore: cosa vuol dire?

Organo fondamentale durante la gravidanza, la placenta permette lo scambio di sostanze tra la mamma e il bambino. Anche se in pochi lo sanno, la placenta può avere diverse posizioni all’interno dell’utero: fundica, previa, anteriore e posteriore. La sua posizione dipende dal punto in cui avviene l’impianto dell’embrione e può leggermente modificarsi durante la gravidanza. Il motivo? Ovviamente, è da rintracciare nell’espansione dell’utero e nella crescita del feto. Soffermandoci sulla placenta posteriore, è posizionata sul retro dell’utero, tra il bimbo e la colonna vertebrale. Considerate che, a metà gravidanza, la placenta occupa circa il 50% della superficie uterina, mentre entro le quaranta settimane occupa solo il 17/25%.

Una gravidanza con placenta posteriore non deve assolutamente allarmare la gestante. Soltanto quando la placenta copre del tutto la cervice, quindi è previa, è il caso di preoccuparsi un po’. In casi come questi, infatti, il neonato non può venire al mondo con un parto naturale perché causerebbe una brutta emorragia sia alla madre che al bimbo. Pertanto, l’unica soluzione sicura per entrambi è il parto cesareo.

Cosa indica la posizione della placenta?

Come già sottolineato, nella maggior parte dei casi, la posizione della placenta non indica nessuna situazione particolare. Quando è posteriore non influisce né interferisce con la crescita e lo sviluppo del feto, così come quando è anteriore e fundica. Se è previa deve preoccupare un po’, ma soltanto perché si deve affrontare con certezza un parto cesareo.

Fabrizia Volponi

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