Benessere

Piantaggine: tutto sulla pianta spontanea dai tanti benefici

Quali sono le proprietà della piantaggine? Scopriamole tutte, insieme agli usi e ad eventuali controindicazioni da tenere bene a mente.

Conosciuta fin dall’antichità, la piantaggine cresce spontanea nei terreni incolti. Essendo facilmente reperibile, tutti dovremmo averla in casa. Oltre ad essere commestibile, ottima per dare un tocco diverso alle insalate, vanta proprietà benefiche che vale la pena conoscere.

Piantaggine: proprietà ed usi

Con il termine piantaggine si indicano una serie di piante spontanee che che appartengono alla famiglia delle Plantaginaceae: la Plantago lanceolata e la Plantago major. Utilizzata come rimedio naturale fin dall’antichità, è di piccole dimensioni e si può tranquillamente trovare nei prati, lungo le strade e nelle zone verdi incolte, dove cresce spontanea. Questa pianta vanta proprietà importanti: antinfiammatoria, bechica, espettorante, cicatrizzante, emolliente, sedativa e astringente.

La piantaggine è ricca di glicosidi iridoidi, composti fenolici, mucillagini, tannini e acido salicilico. Pertanto, è indicata per combattere diverse problematiche: tosse, mal di gola, bronchite, raucedine allergica, pelle irritata, ferite, herpes, punture di insetti, congiuntiviti e acne. Questo rimedio naturale può essere utilizzato sia internamente che esternamente. In commercio si trova in vendita sotto forma di estratto secco, tintura madre o pianta fresca.

Chiarite le proprietà della piantaggine, vediamo come usarla. In base all’effetto che si vuole ottenere, va impiegata in modo diverso. Per contrastare l’acne o gli altri problemi che riguardano la pelle, ad esempio, si può utilizzare l’infuso a mo’ di impacco. La tisana, invece, va consumata per combattere tutte le problematiche che coinvolgono l’apparato respiratorio.

Piantaggine: controindicazioni da tenere bene a mente

La piantaggine non ha particolari controindicazioni da tenere bene a mente. In ogni modo, il suo utilizzo è sconsigliato a coloro che hanno allergie particolari o intolleranze ad uno o più componenti della pianta. Occhio soprattutto all’acido salicilico. Per quel che riguarda la gravidanza, non ci sono effetti collaterali da segnalare, ma l’utilizzo è sempre sconsigliato se non dietro parere positivo del ginecologo.

Fabrizia Volponi

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