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A cosa dono dovute le perdite di sangue dopo il ciclo? Nella maggior parte dei casi, è lo stress che gioca un brutto scherzo. In ogni modo, è necessario fare una visita ginecologica per averne conferma. A scatenare la problematica, infatti, potrebbero anche essere patologie molto serie. Vediamo le cause, i sintomi e il trattamento.
Le perdite di sangue dopo il ciclo, in gergo medico spotting, sono delle fuoriuscite ematiche meno consistenti e di colore diverso rispetto a quelle delle mestruazioni. Generalmente non causano i tipici dolori del ciclo, come crampi addominali e affaticamento, ma sono comunque fastidiose. In alcuni casi, infatti, possono durare 10 giorni. Le cause delle perdite ematiche possono essere diverse:
La prima cosa da fare quando compaiono perdite post ciclo è fare una visita ginecologica, in modo da individuare la causa. Anche se raramente, questa problematica può essere accompagnata da alcuni sintomi specifici: dolore a livello addominale o pelvico, secrezioni vaginali, astenia, malessere generalizzato, nausea, vomito, stanchezza, pallore e tachicardia.
E’ bene sottolineare che le perdite tra un ciclo e l’altro possono verificarsi in momenti diversi: appena terminate le mestruazioni o poco prima dell’arrivo oppure durante l’ovulazione. La cura, che le perdite di sangue siano dopo una settimana dal ciclo o prima, dipenderà dalla causa scatenante. Per cui, è opportuno ribadire, che fin dai primi sintomi è consigliato chiedere il parere di uno specialista.
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