FONTE FOTO: https://pixabay.com/it/pancia-addominali-fitness-2661555/
Sommario articolo
Gli elminti, ovvero i parassiti intestinali, sono più diffusi di quanto si possa pensare, soprattutto tra i bambini. Più comunemente detti vermi intestinali, questi parassiti sono abbastanza semplici da individuare nelle feci, anche senza un’analisi al microscopio, ma purtroppo non è altrettanto facile liberarsene.
Nella maggior parte dei casi è necessario ricorrere a cure farmacologiche, sotto controllo medico, ma a volte possono essere d’aiuto anche alcuni rimedi naturali. Vediamo tutto quello che c’è da sapere sulla parassitosi intestinale.
I principali sintomi della parassitosi intestinale sono la nausea, il dolore addominale e la presenza di vermi nelle feci. Alcune volte i parassiti sono ben visibili a occhio nudo, altre è invece necessario sottoporre un campione di feci all’analisi in laboratorio, a causa delle dimensioni molto ridotte dei vermi.
Un particolare tipo di parassita, chiamato tenia, può raggiungere anche alcuni metri di lunghezza. In questo caso non viene mai espulso il verme per intero, ma solo piccoli pezzettini, non semplici da vedere. I parassiti intestinali possono causare anche prurito nella regione anale, debolezza e vari disturbi intestinali.
In caso di sospetta parassitosi, vi consigliamo di rivolgervi a un medico e di effettuare analisi specifiche delle feci, da fare in laboratorio.
I vermi intestinali sono causati dall’ingerimento di larve, che possono essere presenti in carne cruda e altri cibi poco cotti, oppure in frutta e ortaggi non lavati accuratamente. I bambini sono maggiormente soggetti alla parassitosi, perché tendono a portare spesso le mani sporche alla bocca e a giocare con terra e fango nei giardinetti. Per evitare il contagio, è bene non condividere asciugamani e biancheria con persone infette e lavare sempre molto bene il wc.
Se la parassitosi non presenta sintomi, tende a risolversi da sola, semplicemente con l’espulsione dei parassiti attraverso le feci. In molti casi, però, è necessario ricorrere a una singola dose di antiparassitario (come il mebendazolo o il pyrantel), dietro prescrizione medica. Per eliminare anche le uva, di solito il trattamento va ripetuto a distanza di qualche settimana.
Per quanto riguarda i rimedi naturali, gli antiparassitari più efficaci sono l’aglio, l’ananas, i semi di papaya, la curcuma e lo yogurt bianco, ricco di fermenti lattici probiotici che rafforzano le difese dell’intestino.
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