Benessere

Cos’è la paralisi di Bell, come si presenta e quanto dura?

Che cos’è la Paralisi di Bell e quanto dura: impariamo a riconoscerne i primi sintomi e l’entità del dolore.

La paralisi di Bell è una forma di paresi facciale causata da un blocco improvviso del nervo facciale. Di solito viene colpita una parte del viso e di conseguenza non si riescono più a muovere i muscoli di quel lato: non si ha, ad esempio, la capacità di gestire i movimenti di parte della bocca, della guancia o addirittura degli occhi.

Ma da cosa è causata questa paralisi? A volte può trattarsi di un’infezione virale, altre da un disturbo del sistema immunitario che causa gonfiore del nervo facciale. Per quanto questa situazione possa spaventare nella maggior parte dei casi si guarisce dopo alcuni mesi. A volte è necessario un periodo di fisioterapia, altre no. Dipende sempre dal grado e dall’entità dell’infiammazione del nervo.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/ragazza-depressione-tristezza-viso-1098612/

Paralisi di Bell: sintomi

Il primo sintomo comune è un dolore dietro l’orecchio. A volte si può confondere con un’otite ai primi stadi.

Non sottovalutate questo sintomo se iniziate ad avere dolore anche allo stesso lato del viso. Succede, infatti, che i muscoli facciali si indeboliscono in breve tempo, di solito poche ore.

Nel giro di due o tre giorni l’effetto della paralisi può arriva al culmine, bloccando metà viso. Nei casi più gravi si può anche perdere momentaneamente la capacità di sentire i gusti con la parte anteriore della lingua.

Cosa fare quando si blocca il nervo facciale?

Tra le parti più delicate e da proteggere ci sono gli occhi. A volte l’occhio non riesce a chiudersi completamente, proprio per l’incapacità di muovere il muscolo. Onde evitare secchezza della cornea e altre lesioni oculari è opportuno coprire l’occhio con una benda. Ci sono inoltre, colliri appositi da applicare finché sarà necessario.

Chiedete sempre prima parere del medico.
Generalmente il dottore vi darà un corticosteroide per ridurre il gonfiore del nervo. In questo modo si accelera leggermente la guarigione e si migliora il recupero del movimento.

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Elisa Mahagna

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