Benessere

Omocisteina alta: cosa mangiare per regolarne i valori

Quando si soffre di omocisteina alta, cosa mangiare può essere molto importante. Scopriamo, quindi, cosa c’è da sapere a riguardo.

In caso di problemi con l’omocisteina alta, il cosa mangiare può rivelarsi essenziale per vivere al meglio. Questo aminoacido, infatti, quando si innalza può rappresentare un problema per il cuore.
Per questo motivo, abbassare l’omocistena si rivela particolarmente importante. Per fortuna, è possibile ottenere dei buoni risultati con un’alimentazione mirata e volta a ridurre gli alimenti che contengono notoriamente questo aminoacido

La dieta per l’omocisteina alta

In caso di omocisteina alta, la cura più adatta è quella legata ad una buona alimentazione.

test omocisteina

Ciò significa seguire una dieta ricca di vitamine e quindi a base di cibi crudi o cotti a basse temperature. Tra quelli più adatti ci sono le verdure, la frutta, i cereali integrali, le uova, la carne (che va mangiata con moderazione e preferendo quella bianca) e il pesce. Inoltre, al fine di non aggravare la situazione può essere utile integrare nella dieta i legumi.

Sono invece da evitare l’alcol, il caffè e il tè che riducono notoriamente l’assorbimento di vitamine. E, ovviamente, non vanno consumati gli zuccheri, gli sciroppi e i dolci in generale.
È inoltre importante tenere a mente che anche lo stile di vita che si conduce incide in modo importante su questi parametri. Motivo per cui l’uso di sigarette sarebbe da evitare almeno fin quando si cerca di riportare i valori dell’omocisteina nei giusti parametri.

Omocisteina alta cosa fare

Oltre alla dieta, in caso di omocisteina alta può rivelarsi molto utile assumere alcuni integratori a base di vitamine del gruppo B. Sono inoltre utili quelli a base di folati come, ad esempio, l’acido folico o, ancor meglio, il 5-metiltetraidrofolato. Aggiungendo queste accortezze ad un modo di mangiare più corretto sarà molto più semplice abbassare i valori di questo aminoacido e farli rientrare nella norma in poco tempo e senza andare incontro a troppi effetti collaterali.

Anche svolgere esercizio fisico in modo regolare si rivelerà ovviamente utile e darà modo di abbassare più velocemente i valori, allontanando ogni possibile conseguenza. Ovviamente, consultarsi con il medico curante rimane sempre l’opzione suggerita in modo da modellare l’alimentazione e le terapie in base al proprio stato e ad eventuali patologie già in atto.

Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in ogni sua forma. Tra i suoi tanti interessi c'è da sempre quello della ricerca del benessere che persegue attraverso la sana alimentazione e le proprietà degli alimenti.

Recent Posts

Articolazioni in salute dopo i 40 anni: abitudini quotidiane che fanno la differenza

Con il passare degli anni, il nostro corpo inizia a mostrare piccoli segnali di cambiamento…

2 settimane ago

Bumpy Skin: che cos’è e di cosa si tratta?

La pelle non è sempre liscia come seta. Talvolta, al tatto o alla vista, si…

4 settimane ago

Leucociti nelle urine: cosa significa la loro presenza?

La presenza di leucociti nelle urine è un segnale che il nostro corpo sta cercando di…

4 settimane ago

La super dieta di Milly Carlucci: come fa a restare in forma a 70 anni così

A 70 anni Milly Carlucci è in splendida forma, merito di una dieta equilibrata seguita…

4 settimane ago

Cosa è il virus rovina ferie: sintomi, diagnosi e cura

Un virus fastidioso sta rovinando le ferie di tanti italiani, trasformando sogni di relax in…

4 settimane ago

Quanti passi (reali) devi fare al giorno per dimagrire

Cosa consigliano i medici sui passi da fare per dimagrire? Ecco quanto devi camminare ogni…

4 settimane ago