Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/olio-d-oliva-condimento-per-insalata-968657/
Sommario articolo
Gli omega 6 sono degli acidi grassi polinsaturi di origine vegetale e svolgono alcune importanti funzioni per il corpo umano. Sono elementi essenziali, che l’organismo non è in grado di produrre autonomamente, ed è quindi fondamentale che la nostra dieta ne sia ricca. Quali sono le proprietà degli omega 6 e dove possiamo trovarli?
Il principale tra gli omega 6 è l’acido linoleico, che interviene in molti processi fondamentali del nostro organismo. Ad esempio, mantiene intatta la barriera idrolipidica della pelle. Inoltre controlla la permeabilità della membrana del tratto gastrointestinale e della barriera ematoencefalica. Il suo coinvolgimento nello sviluppo del cervello è ormai noto, tanto che il latte materno ne è particolarmente ricco.
In generale, gli omega 6 abbassano il livello di colesterolo cattivo e di trigliceridi nel sangue, riducendo così il rischio di contrarre malattie cardiovascolari. Inoltre stimolano l’assorbimento di calcio nelle ossa, garantendo un corretto sviluppo dello scheletro nei bambini e la riduzione del rischio di osteoporosi negli anziani. Infine, la loro azione a livello cerebrale favorisce la memoria e la concentrazione.
Gli alimenti più ricchi di questi acidi grassi sono gli oli vegetali. Ad esempio, se ne trovano in grande quantità negli oli di semi, nell’olio d’olive, nell’olio di lino e in quello di canapa. Le noci e la frutta secca in generale sono un’altra ottima fonte di omega 6, così come i legumi e i cereali – meglio se quelli integrali.
La quinoa è uno degli alimenti, dal punto di vista degli acidi grassi, più completo e ricco di proprietà benefiche. Tra le piante, invece, spiccano la borragine e l’alga spirulina. Infine, seppure in piccole dosi, gli omega 6 sono presenti anche nella carne e in altre fonti di origine animale.
Non vi sono particolari controindicazioni nell’assunzione di acidi omega 6, considerati grassi “buoni”. Ma ad essere pericoloso è il loro eccesso, soprattutto in rapporto ai loro antagonisti, gli acidi grassi omega 3. In via generale, il rapporto dovrebbe essere di circa 4 a 1, a vantaggio degli omega 6.
Un occhio di riguardo anche agli integratori, che a volte si rendono necessari in caso di carenza di omega 6. Questi sono sconsigliati a chi soffre di allergia alle sostanze in essi contenute e ai soggetti in terapia con farmaci anticoagulanti.
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