Benessere

Oligomenorrea: cos’è, come riconoscerla e quali sono le cure

L’oligomenorrea è un problema legato al ciclo irregolare. Scopriamo come riconoscerla, perché si presenta e come si cura.

Si parla di oligomenorrea quando ci si trova davanti ad un ciclo irregolare e che, nello specifico, risulta più lungo di 35 giorni e inferiore ai 90. Quando tra un ciclo e l’altro passano più di 90 giorni, si parla invece di amenorrea. Un altro problema da non sottovalutare.
Ma cosa comporta esattamente l’oligomenorrea? Evidentemente si tratta di un problema legato ad un’ovulazione che non va come dovrebbe o che non avviene affatto. Scopriamo, quindi, da cosa può dipendere e quali sono le possibili cure da mettere in atto.

Come riconoscere l’oligomenorrea

Il primo sintomo evidente in caso di oligomenorrea è quello del ciclo ritardato nel tempo.
Ad esso se ne aggiungono anche altri come vampate di calore, irsutismo, mal di pancia, etc…
Questi ultimi, però, dipendono per lo più dalle cause che ci sono alla base e che, portano a sintomi diversi in base alla tipologia e all’entità.

oligomenorrea

Anche eventuali problemi di salute sono quasi sempre legati più a ciò che provoca l’oligomenorrea che all’assenza di ciclo. E questo è senza alcun dubbio un parametro da tenere sempre in considerazione.

Quali sono le cause dell’oligomenorrea

Un ciclo che si presenta con intervalli piuttosto lunghi viene definito solitamente come oligomenorrea e può avere cause molto diverse tra loro. In alcuni casi, può essere legato all’età, in altri all’uso della piccola anticoncezionale e in altre ancora ad un’attività fisica molto intensa.
Tra le altre cause possibili ci sono l’assunzione di farmaci, la carenza di alcuni ormoni come, ad esempio, la prolattina e la presenza di patologie diverse come il diabete, la sindrome dell’ovaio policistico, le alterazioni della tiroide e problemi di alimentazione come la bulimia e l’anoressia.

Ovviamente, per conoscere le cause precise è molto importante effettuare una visita medica con relativi esami. Tra questi possono esserci quelli del sangue (e quindi ormonali), le ecografie (pelviche e vaginali) e altri controlli più approfonditi e volti a comprendere l’origine del problema.

Le conseguenze dell’oligomenorrea e le possibili cure

È chiaro che un simile problema, così come ogni altro legato al ciclo, necessiti di controlli mirati e delle cure più adatte al caso. Un ciclo così discontinuo può infatti portare a difficoltà di concepimento (più che altro perché non si sa quando avviene la fase ovulatoria), portando anche a stress, senso di pesantezza e malesseri dovuti ad altre patologie che se non riconosciute nel tempo possono peggiorare.

Andando alle cure, queste dipendono dal problema riscontrato dal medico dopo le dovute analisi. La più comune è la terapia ormonale (la pillola) con ormoni che servono a risistemare un’eventuale disfunzione ormonale. In caso di problemi più gravi, invece, possono essere necessarie cure diverse, mentre in casi più estremi può rivelarsi necessario l’intervento chirurgico. Ciò può avvenire in caso di adenoma ipofisario o di altri problemi risolvibili, appunto, solo con la chirurgia.

È infine utile ricordare che in caso di oligomenorrea occasionale o dovuta a stress e a carenze alimentari, un buon approccio è quello di seguire un’alimentazione che sia sana e bilanciata. Così facendo, si da infatti un valido aiuto all’organismo, sia dal punto di vista ormonale che per quanto riguarda le energie. In caso di carenze alimentari, ovviamente, il consiglio è quello di farsi seguire sempre da un nutrizionista.

Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in ogni sua forma. Tra i suoi tanti interessi c'è da sempre quello della ricerca del benessere che persegue attraverso la sana alimentazione e le proprietà degli alimenti.

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