Fonte foto: https://www.pexels.com/photo/pink-sphere-splashed-by-green-liquid-45239/
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La scienza continua a fare passi avanti nella lotta contro il cancro. Stavolta la novità arriva in ambito di tumori pediatrici: il neuroblastoma è una formazione maligna che si sviluppa nei neuroblasti, cellule del sistema nervoso simpatico. Questo cancro è il più diffuso nei bambini con età inferiore ai 5 anni, e nella maggior parte dei casi si manifesta come forma sporadica. Solo nell’1/2% si parla infatti di neuroblastoma ereditario. Di recente i ricercatori hanno sviluppato un farmaco in grado di arrestare la crescita del tumore, dando una nuova speranza di cura.
Un team di ricerca internazionale, nel quale hanno collaborato il Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna, assieme ad altri istituti statunitensi ed australiani, ha realizzato un inibitore chiamato AMXT 1501. La sua efficacia è già in sperimentazione su un gruppo di pazienti adulti americani.
Al centro degli studi del gruppo di ricercatori c’era il gene MYCN, causa di molti tipi di tumore, tra i quali il neuroblastoma. Questo gene è in grado di aumentare la produzione di poliammine, molecole di cui si nutre il cancro. Per questo motivo gli scienziati, tempo fa, hanno sviluppato un farmaco (DFMO) che inibisce la sintesi di queste molecole.
Ma le cellule tumorali hanno aggirato l’azione di questo farmaco importando le poliammine dall’esterno. Da qui è partita la ricerca che ha portato alla creazione dell’AMXT 1501, che in combinazione con il DFMO blocca la raccolta delle poliammine e quindi la crescita del neuroblastoma.
Questa nuova molecola sembra molto promettente. I primi risultati sono stati così incoraggianti che è già partita una sperimentazione su alcuni pazienti adulti. La speranza è che i due farmaci, utilizzati in concomitanza con la chemioterapia standard, possano dare vita ad uno strumento terapeutico efficace per la cura del neuroblastoma.
La ricerca, che è stata pubblicata sull’autorevole rivista scientifica Science Translational Medicine, apre nuove possibilità nel trattamento, in particolar modo, del neuroblastoma ad alto rischio. Questa forma è infatti la più grave, che presenta una prognosi spesso infausta. La mortalità del neuroblastoma infantile è piuttosto variabile, in base alla sede del tumore, alle sue dimensioni e all’età del bambino, ma l’AMXT 1501 dona nuove speranze.
Fonte foto: https://www.pexels.com/photo/pink-sphere-splashed-by-green-liquid-45239/ , https://www.pexels.com/photo/two-test-tubes-954585/
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