Fonte foto: https://pixabay.com/it/donna-ragazza-cuffie-musica-977020/
Sommario articolo
Che la musica abbia molteplici effetti sul corpo umano è ormai risaputo. Ma è evidente che ci sia un legame fortissimo anche tra le note e le nostre emozioni. Quante volte, ascoltando qualche canzone, ci siamo sorpresi a sorridere, a piangere o semplicemente a provare un brivido alla schiena? Scopriamo qual è il meccanismo alla base di questa reazione incredibile.
Si potrebbe pensare che ciò che scatena in noi la musica siano ricordi – positivi o negativi – i quali ci riportano immediatamente alle emozioni vissute in quelle occasioni. Ma ciò non spiegherebbe come sia possibile provare forti sensazioni anche ascoltando un brano per la prima volta.
Ci sono in effetti delle “regole” che legano le note musicali a sensazioni di felicità, tristezza, commozione e così via. La prima è il ritmo, misurato in battiti al minuto. Sotto ai 60 battiti al minuto, la melodia trasmette tranquillità e può sfociare addirittura in tristezza e malinconia. Al contrario, sopra i 100 battiti al minuto, la musica diventa eccitante e scatena sentimenti quali allegria ed entusiasmo.
Tutto ciò è legato al nostro battito cardiaco – che è risaputo sia influenzato proprio dalla musica. A riposo, in stato di veglia, il nostro cuore batte tra i 60 e gli 80 battiti al minuto, ed è a ritmi di quella velocità che reagiamo in maniera “neutra”. Ad ogni altra variazione, il cervello risponde in maniera corrispondente: un battito diminuito provoca rilassamento, uno più sostenuto agitazione (sia in senso positivo – eccitazione – che negativo – ansia).
A quanto pare, le note musicali agiscono direttamente sull’amigdala, una piccola ghianda situata al centro del cervello, che ha la funzione di regolare le emozioni. L’amigdala è direttamente collegata al sistema nervoso simpatico, che controlla alcune delle funzioni corporee principali, come il battito cardiaco.
Sembra che la musica abbia la caratteristica di arrivare dal sistema uditivo all’amigdala senza intermediazione, e quindi sia in grado di dare vita ad emozioni sconnesse con la parte razionale del nostro cervello. Senza contare poi che le note musicali sono responsabili di un incremento di produzione delle endorfine.
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