donna con metro da sarta
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Regime alimentare studiato da un naturopata che vive in Italia da 20 anni, il metodo Adamski trova sempre più adepti. Anche se in molti la definiscono una dieta, si tratta di un vero e proprio stile di vita, che prevede la classificazione dei cibi in veloci, lenti e neutri. Vediamo come funziona e cosa bisogna portare in tavola.
Il metodo Adamski, ideato 30 anni fa da Frank Laporte Adamski, non si può considerare una vera e propria dieta. Come vuole il suo fondatore, è preferibile chiamarlo “sistema terapeutico di normalizzazione dell’attività digestiva“. Pertanto, è sbagliato parlare di dieta Adamski perché si tratta più di uno stile di vita, volto a correggere gli errori alimentare di ogni individuo. Non solo, l’ideatore inserisce anche interventi di “manipolazione” mirati a ripristinare la corretta funzionalità dell’apparato digerente, il cui transito può essere veloce o lento, così come i cibi.
Nel metodo Adamski il tratto digerente è fondamentale e il suo benessere è strettamente collegato alla salute dell’intero organismo. Pertanto, non va assolutamente intasato e intossicato con alimenti sbagliati. Questi vengono classificati in cibi veloci/acidi e cibi lenti/non acidi. Al primo gruppo appartengono: frutta cruda, cotta, disidratata o candita, yogurt, alcune verdure (pomodori, peperoni, zucca, melone), peperoncino e miele. Nel secondo gruppo, invece, troviamo: fonti amidacee (cereali, patate, pane, altri derivati ecc.), legumi (inclusa la soia e i suoi derivati), carne (da evitare il maiale), salumi, formaggi, prodotti della pesca, verdure (tranne quelle menzionate precedentemente), semi oleosi, avocado e uova.
A queste due categorie di alimenti vanno aggiunti i cibi considerati neutri, ovvero: aceto, zucchero, latte vaccino (comunque sconsigliato), basilico, prezzemolo, rosmarino, aglio, cipolla, scalogno, melanzane, birra, vino rosso, caffè, capperi, cioccolato fondente, pepe e olio.
Prima di vedere un esempio di dieta Adamski, è bene dare uno sguardo alle regole da tenere bene a mente. Quanti seguono uno stile di vita di questo tipo devono:
Parlare di menu Adamski, dalla colazione alla cena, è un po’ difficile. Possiamo comunque fare qualche esempio. In un pasto non si devono mai condire carne, pesce e verdure con il limone, oppure non va mai preso il caffè con il latte. Allo stesso modo, vanno evitate alcune accoppiate, come: fette biscottate e marmellata, pomodori e mozzarella, prosciutto crudo e melone, pasta e pomodoro e la frutta fresca con i pasti principali. Come tutti i regimi alimentari, anche la dieta Adamski potrebbe avere alcune controindicazioni. Pertanto, anche se chi l’ha provata ne è più che soddisfatto, prima di stravolgere la vostra alimentazione parlatene con un nutrizionista.
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