Benessere

Mal di montagna: sintomi e possibili rimedi

Il mal di montagna è un problema piuttosto comune ma che non tutti sanno riconoscere. Scopriamo come fare.

Quando si parla di mal di montagna si intende quella particolare condizione in cui la carenza di ossigeno può provocare alcuni sintomi poco piacevoli da sperimentare. Nota anche come malattia da altitudine, si manifesta solitamente oltre i 2.440 metri. Ciò nonostante, in alcune persone più sensibili può manifestarsi anche a quote più basse, prendendo il nome di mal di montagna a bassa quota. Scopriamo, quindi, come riconoscerne i sintomi e come agire quando si presenta un simile problema.

I sintomi del mal di montagna

In genere, davanti ad un problema di questo tipo, i sintomi a cui porre attenzione sono la cefalea, la nausea, il gonfiore di mani e piedi, l’irritabilità e il respiro affannoso.

malessere in montagna

In casi più gravi, però, si può arrivare anche a stato confusionale e, seppur davvero di rado, al coma. Non va poi dimenticata la possibilità di andare incontro ad edema cerebrale da alta quota (davvero rarissimo) e a quello polmonare.

Entrambi si presentano solitamente quando l’ascesa è troppo rapida e non consente all’organismo di adattarsi al cambio di ossigenazione.
In presenza dei primi accenni di malessere è quindi molto importanti rivolgersi ad un medico in modo da ottenere una diagnosi. Che si tratti di un semplice mal di testa in montagna o di un problema più grande, nel dubbio è quindi sempre meglio farsi vedere.

Mal di montagna: i rimedi più efficaci

Quando ci si trova davanti ad un problema come il mal di montagna, il medico può prescrivere un periodo di riposo o la necessità di scendere ad un’altitudine inferiore per tornare a star bene.

In casi più importanti può prescrivere dell’ossigeno o somministrare dei farmaci volti a curare i sintomi e a rendere la condizione più sopportabile. Mentre davanti a sintomi più gravi, alle cure va associato un ritorno immediato a quote più basse e qualora non fosse possibile nell’immediato, può essere necessario l’utilizzo del sacco iperbarico.

Qualora si volesse tornare ad altezze più alte, sempre dietro parare medico, si dovrà quindi agire con maggior lentezza e probabilmente dietro assunzione di farmaci adatti.

Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in ogni sua forma. Tra i suoi tanti interessi c'è da sempre quello della ricerca del benessere che persegue attraverso la sana alimentazione e le proprietà degli alimenti.

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