Levistico
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Il levistico, detto anche sedano di montagna, è una pianta officinale che si presta anche alla coltivazione in vaso. Usata fin dai tempi del Medioevo, gode di molti benefici, ma è noto soprattutto per le sue proprietà sfiammanti, diuretiche e lenitive che gli garantiscono un largo impiego non solo in fitoterapia, ma anche in campo cosmetico e in cucina. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul levistico.
Questa pianta officinale, originaria del Mediterraneo orientale e nota anche con il nome di sedano di monte o prezzemolo dell’amore, prende il nome dal latino “levare”, ossia togliere, con riferimento alle sue virtù lenitive e curative. Fin dal Medioevo infatti, veniva utilizzata per calmare il dolore, soprattutto dai monaci Benedettini.
Il suo impiego in cucina risale già ai tempi degli antichi Romani, che lo impiegavano come ingrediente aggiuntivo al ‘garum‘, la salsa a base d’interiora e pesce salato utilizzata come condimento per primi piatti e secondi.
Come accennato, sono molte le proprietà di cui gode il levistico, grazie ai suoi diversi principi attivi: è infatti composto da resine, tannini, zuccheri, vitamina C e oli essenziali. Tra le sue principali virtù, annoveriamo quelle diuretiche, antisettiche, antispasmodiche, antireumatiche, toniche e digestive che ne fanno una pianta efficace per contrastare e lenire disturbi di vario genere.
È in particolare a un olio essenziale contenuto della radice della pianta che si deve la sua preziosa azione diuretica. Questo, infatti, stimola l’eliminazione dell’urina, impedendo però la perdita dei sali minerali. Risulta pertanto un rimedio efficace contro disturbi a carico dell’apparato urinario come renella e infiammazioni renali.
Il levistico contribuisce inoltre a combattere ritenzione idrica e gonfiore e aiuta la digestione. Insieme, il suo potere antisettico e sfiammante lo rende efficace contro tonsilliti, bronchiti e altre patologie a carico dell’apparato respiratorio.
Si può fare del levistico un uso anche cosmetico perché ha delle proprietà deodoranti, che lo rendono ideale per detergere e profumare la pelle.
Non si segnalano particolari controindicazioni nel levistico, ma si sconsiglia l’assunzione nelle donne in gravidanza o in allattamento e in soggetti con una ridotta funzionalità renale o cardiaca.
Le parti che vengono generalmente utilizzate in fitoterapia sono le radici, ma anche foglie, semi e fiori trovano largo impiego, soprattutto sotto forma di infusi e tinture madri.
Gli infusi di foglie di levistico sono particolarmente indicati per contrastare i disturbi digestivi e alleviare il mal di testa. L’infuso di semi e la tintura madre risultano invece efficaci per alleviare i dolori del ciclo mestruale.
Oltre a infusi, decotti e tisane, di cui abbiamo già visto le molte proprietà benefiche, in cucina viene usato soprattutto come condimento per insaporire primi e secondi piatti. Il suo aroma intenso e il sapore piccante lo rendono infatti indicato per conferire gusto a insalate, minestre e secondi di carne.
Non solo, il suo sapore deciso ne fa un componente ideale per i dadi vegetali, con cui si prepara il brodo, mentre le sue foglie costituiscono un prezioso ingrediente per per aromatizzare i liquori.
È possibile anche consumare i germogli di levistico, che in genere vengono solo con un po’ di olio extravergine di oliva e dell’aceto balsamico.
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