Benessere

Scopriamo cos’è l’ittiosi Arlecchino, la malattia che colpisce alla nascita

Colpisce un bambino su un milione la malattia congenita detta ittiosi Arlecchino. La disfunzione è grave e porta ad avere la pelle ricoperta da squame simili a placche…

La pelle è una parte molto delicata del corpo umano: può essere soggetta ad ustioni, a irritazioni, a secchezza o a screpolamento. Ma tra le malattie che colpiscono la cute, la più rara e grave di tutte è l’ittiosi Arlecchino, così chiamata per le macchie squamose che si creano sulla superficie.

Nonostante colpisca solo un bimbo su un milione di nuove nascite, tale disfunzione della pelle è piuttosto pericolosa e può portare anche a morte prenatale. Scopriamone di più!

Ittiosi Arlecchino, cos’è e come si manifesta

Il disturbo che prende il nome di ittiosi fa parte del gruppo delle genodermatosi ovvero di quelle malattie che creano disordini genetici con effetti sulla pelle. La sua variante più grave è chiamata ittiosi Arlecchino e si caratterizza per il fatto di essere rara, un bimbo su un milione ne è colpito, ma non solo.

Essa, purtroppo, determina un effetto disastroso in superficie con macchie della pelle simili a squame e a placche.

piedini ittiosi arlecchino

Per i piccoli, che dalla nascita ne sono affetti, la situazione è particolarmente grave: essi sono infatti ricoperti di uno strato di membrana aggiuntivo. Lo conferma il portale delle malattie rare Orphanet e l’effetto negativo è la limitazione al movimento che subisce il nascituro.

Infatti, il grave impedimento funzionale del corpicino causa, purtroppo, elevata mortalità neonatale. Chi riesce a superare i primi mesi invece dovrà fare i conti con la desquamazione continua della pelle e con un possibile ritardo nello sviluppo motorio.

Ittiosi e trattamento terapeutico

Sicuramente per chi è affetto da ittiosi, nelle sue varie forme, una dieta ricca di alimenti idratanti è senz’altro positiva ma non sufficiente, purtroppo! Vista la complessità del disturbo sono coinvolti oftalmologi, chirughi, dietologi e dermatologi.

Il trattamento consigliato prevede in primis l’assunzione di farmaci retinoidi nonché vasellina da applicare sulla pelle anche più volte al giorno. La funzione sarà quella di prevenire lo sfaldamento della pelle mantenendola più morbida possibile.

Serena Cantelmi

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