Benessere

Ipervitaminosi: cosa significa e quali sono sintomi e rimedi

L’ipervitaminosi è la condizione in cui si presenta un eccesso di vitamine nell’organismo. Scopriamone sintomi e rimedi.

Ipervitaminosi è il termine che si usa per indicare la presenza in eccesso di determinate vitamine nell’organismo. In genere, avviene più di frequente per le vitamine A e D ma può verificarsi anche con altre. Si stima che nella maggior parte dei casi, le vitamine che provocano ipervitaminosi non siano assunte in modo naturale, e quindi dal cibo, ma attraverso integratori non prescritti dai medici. Si tratta di integratori che, se usati in modo errato, possono portare ad effetti indesiderati e a problemi di salute anche seri.

Vediamo quindi quali sono i sintomi più comuni e i rimedi per combattere l’ipervitaminosi.

Ipervitaminosi: i sintomi

ragazza con emicrania

L’ipervitaminosi può avvenire per via acuta o cronica. Nel primo caso avviene nel giro di poco tempo, nel secondo si tratta di un danno progressivo dato da un’assunzione costante.

In entrambe le condizioni i sintomi possono variare in base al tipo di vitamina coinvolta. Nel caso della vitamina A, ad esempio si andrà incontro a emicrania e vomito. Per la D si avranno dolori addominali e stanchezza. Nel caso della E si può andare incontro a problemi intestinali e, infine, nel caso della K ad anemie, vampate di calore e trombosi.

Più in generale, tuttavia, si provano stanchezza e irritabilità: sintomi comuni che possono tuttavia accendere un campanello d’allarma qualora si stessero assumendo integratori. In questi casi il consiglio è quindi quello di parlarne con il medico curante e di provvedere a degli esami specifici.

Rimedi contro l’eccesso di vitamine

Quando si ha un eccesso di vitamine nell’organismo, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico per stabilire insieme un piano d’azione. Questo, nella maggior parte dei casi prevede l’interruzione dell’integratore e la limitazione degli alimenti che sono ricchi della vitamina che si ha in eccesso.

Nel caso della vitamina A si tratta solitamente di uova, latte, fegato e pesce. Mentre per la vitamina D vanno evitati tonno, funghi, salmone, uova e merluzzo. Il medico saprà indicare gli alimenti da escludere e in casi importanti indirizzare vero un nutrizionista in grado di gestire il controllo delle vitamine assunte attraverso l’alimentazione.

Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in ogni sua forma. Tra i suoi tanti interessi c'è da sempre quello della ricerca del benessere che persegue attraverso la sana alimentazione e le proprietà degli alimenti.

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