Benessere

Iperpotassiemia, cos’è e come si manifesta: nel 2021 scoperto un farmaco importante

Che cos’è l’iperpotassiemia? Malattia importante, vede un aumento abnorme di potassio nel sangue. Vediamo le cause, i sintomi e la cura.

L’iperpotassiemia, conosciuta anche come iperkaliemia o ipercaliemia, è una malattia che può essere causata anche dalle diete vegetariane. Scopriamo le cause e i sintomi principali e vediamo quali sono le cure che si possono fare una volta ricevuta la diagnosi.

Iperpotassiemia: cause e sintomi

Definita come una “concentrazione di potassio nel sangue abnormemente elevata”, l’iperpotassiemia si manifesta quando il valore sierico di potassio (K) nel sangue è uguale o superiore ai 5,5 mmol/L. Generalmente, questa patologia è causata da eccessive riserve di questo elemento nell’organismo oppure da uno spostamento dello stesso al di fuori delle cellule.

Tra le cause di iperpotassiemia ci sono: morbo di Addison, dieta vegetariana, insufficienza renale, disidratazione, lunghe terapie con diuretici risparmiatori di potassio, acidosi metabolica, chetoacidosi diabetica, emorragie dei tessuti molli o del tratto gastro-intestinale, emolisi intravascolare acuta, necrosi di tessuti e sindrome da lisi tumorale.

Il principale campanello d’allarme di questa malattia è l’alterazione della conduzione cardiaca, accompagnata da frequenti aritmie e fibrillazione ventricolare. Non a caso, è necessario intervenire immediatamente perché la patologia è considerata potenzialmente letale. A questi sintomi si possono aggiungere: manifestazioni neuromuscolari, debolezza muscolare, paralisi flaccida e tossicità cardiaca.

Iperpotassiemia: terapia

Per quel che riguarda iperpotassiemia e terapia, le linee guida suggeriscono: uso di diuretici, calcio, bicarbonato di sodio, di soluzioni di glucosio contenenti insulina, resine che rimuovono il potassio, e dialisi. Nel 2021, inoltre, è stato approvato un trattamento importante, quello a base di ciclosilicato di sodio e zirconio di AstraZeneca. “Gli studi hanno mostrato che il 98% dei pazienti trattati con il sodio zirconio ciclosilicato ha raggiunto livelli di normokaliemia entro le 48 ore dal basale. L’87% dei pazienti ha inoltre mantenuto o incrementato la terapia con inibitori di RAAS“, scrive l‘Osservatorio di Malattie Rare.

Fabrizia Volponi

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