Disturbi dovuti al glutine
Sommario articolo
L’intolleranza al glutine e i sintomi che la contraddistinguono sono un problema sempre più diffuso e sul quale si fa ancora parecchia confusione per via della similitudine con la celiachia che è invece un’allergia vera e propria. È quindi importante comprendere quando si può parlare di intolleranza e quali sono i sintomi per riconoscerla.
L’intolleranza al glutine, nota anche come sensibilità al glutine è un problema che non va confuso con la celiachia. Pur portando a sintomi molti simili, infatti, risulta essere meno grave e, cosa più importante, non produce danni all’intestino. Detto ciò, si tratta di un problema per il quale è importante informarsi al fine di imparare a mangiare nel modo corretto.
Andando ai sintomi dell’intolleranza al glutine, questi tendono a presentarsi subito dopo aver mangiato alimenti contenenti glutine e sono:
– Gonfiore addominale
– Mal di testa
– Dissenteria
– Crampi allo stomaco
– Sonnolenza
– Spossatezza
Al momento, però, a differenza della celiachia non esistono esami specifici accreditati che possano riscontrare un’intollerenza. Motivo per cui è importante ricorrere al medico in caso di sintomi al fine di coglierne la causa. E tutto senza ovviamente trascurare la possibilità che si tratti di questo.
La linea di confine tra intolleranza e allergia al glutine è davvero sottile. I sintomi, infatti, sono gli stessi per entrambi. Ciò che cambia in caso di allergia al glutine è la gravità dei disturbi dovuti ad assunzione della sostanza, che si producono in danni all’intestino e, in casi più gravi anche a pericolosi shock anafilattici (situazioni invece non sono presenti in chi soffre di “semplice” intolleranza).
Allo stesso tempo, le reazioni sopra descritte possono avere un incidenza minore nell’intolleranza. Per quanto riguarda la cura, in entrambi i casi, è necessario apportare delle modifiche significative alla dieta, evitando alimenti contenenti glutine.
Inoltre, in caso di intolleranza, è possibile che con una dieta mirata questa possa rientrare ed essere tenuta sotto controllo. E tutto con un’alimentazione che il medico nutrizionista (in collaborazione con l’allergologo) si preoccuperà di rendere il più varia possibile, stabilendo caso per caso se e quando provare a reinserire il glutine. Cosa che invece non è fattibile in caso di celiachia e allergia.
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