Alimentazione

Insalata in busta: quali rischi nasconde?

L’insalata in busta è davvero pronta da mangiare, o deve essere lavata? Vediamo quali rischi per la salute nasconde.

L’insalata in busta è un’ancora di salvezza quando non abbiamo né tempo né voglia di cucinare: basta metterla in una ciotola, aggiungere qualche pezzetto di formaggio o del tonno, sale, olio e la cena è pronta.
Ma davvero è già lavata? Non corriamo alcun rischio a mangiarla senza lavarla di nuovo? Secondo alcuni studi, pare che in realtà non sia il massimo dell’igiene. Vediamo perché!

L’insalata in busta fa male?

Uno studio del 2018 dell’Università di Torino ha denunciato la presenza di quantità elevate di batteri e altri microrganismi nell’insalata in busta. Dallo studio, che è stato condotto su 100 buste di insalata, è emerso anche che il prodotto inizia a deperire ben prima della data di scadenza indicata sulla confezione.

Insalata in busta

Questo perché non ci sono conservanti nell’insalata in busta e la freschezza è garantita solo dalle basse temperature. Durante tutto il percorso, dal confezionamento alla vendita nei supermercati, l’insalata dovrebbe essere sempre conservata ad una temperatura costante e al di sotto degli 8°C. Una condizione non sempre facile, visto che i banchi refrigerati dei supermercati non hanno una temperatura uniforme, come i frigoriferi domestici.

Inoltre, sebbene prima di essere confezionate le insalate siano lavate per due volte in delle speciali vasche a ricambio d’acqua continuo, la semplice acqua non è in grado di eliminare tutti i batteri. La percentuale di batteri rimasta, seppur bassa, al minimo innalzamento della temperatura riesce a moltiplicarsi, attivando un processo di fermentazione che fa gonfiare i sacchetti. Se vedete che la busta dell’insalata è gonfia, quindi, evitate di acquistarla, anche se non è scaduta.

Insalata in busta e toxoplasmosi

Non tutti i batteri e microrganismi presenti sono pericolosi. Può esserci, però, un parassita molto pericoloso, soprattutto per le donne in gravidanza: il Toxoplasma gondii, responsabile della toxoplasmosi.

Meglio, quindi, lavare sempre accuratamente l’insalata, anche quella già pronta, aggiungendo all’acqua un po’ di bicarbonato di sodio o di Amuchina.

Federica Maria Ferrara

Recent Posts

Proteggiamo la pelle delicata con la giusta crema solare

Qual è il miglior fattore di protezione solare per la pelle a tendenza acneica? La…

1 giorno ago

Salute orale e mente: come salivazione e sorriso aiutano a ridurre lo stress

L'indagine per conto di Curasept dimostra che la salute della bocca non incide solo su…

1 settimana ago

Articolazioni in salute dopo i 40 anni: abitudini quotidiane che fanno la differenza

Con il passare degli anni, il nostro corpo inizia a mostrare piccoli segnali di cambiamento…

2 mesi ago

Bumpy Skin: che cos’è e di cosa si tratta?

La pelle non è sempre liscia come seta. Talvolta, al tatto o alla vista, si…

2 mesi ago

Leucociti nelle urine: cosa significa la loro presenza?

La presenza di leucociti nelle urine è un segnale che il nostro corpo sta cercando di…

2 mesi ago

La super dieta di Milly Carlucci: come fa a restare in forma a 70 anni così

A 70 anni Milly Carlucci è in splendida forma, merito di una dieta equilibrata seguita…

2 mesi ago