donna febbre letto
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In Italia sta dilagando l’influenza australiana e tantissime persone sono chiuse in casa con sintomi simili a quelli del Covid-19. Fortunatamente, si tratta di un virus diverso, che può essere debellato senza correre in ospedale ad intasare il pronto soccorso. Vediamo come si manifesta, la cura e per quando è atteso il picco massimo di contagi.
L’influenza che interessa la stagione invernale 2022/2023 è definita australiana perché arriva proprio da questo Paese. Rispetto agli ultimi anni, è giunta prima del previsto perché non ci sono più le restrizioni anti Covid, che nelle stagioni passate ci hanno protetto dal Coronavirus e dagli altri virus influenzali. Stando a quanto riferisce Fabrizio Pregliasco, professore associato di Igiene generale e applicata all’Università degli Studi di Milano, sono già tantissimi gli italiani a casa con la febbre. Gli ospedali nostrani, quindi, si stanno trovando a fronteggiare una doppia problematica: da una parte i positivi al Covid-19 e dall’altra coloro che hanno contratto l’influenza australiana.
I sintomi di questa nuova forma influenzale sono i classici: febbre che sale rapidamente (talvolta molto alta nei bambini), tosse secca, raffreddore, mal di gola, dolore alle ossa, brividi, mal di testa, astenia, malessere generale, congiuntivite e mancanza di appetito. Generalmente, dura una settimana, ma l’aumento della temperatura corporea può verificarsi a giorni alterni. Alcuni disturbi, come la tosse, possono durare anche per due settimane. I fastidi più forti, però, si concentrano soprattutto nei primi cinque giorni.
Secondo Pregliasco, il picco dell’influenza australiana si dovrebbe raggiungere a Natale, quando ci saranno “circa 250mila casi al giorno“. La cura, come avviene con le altre sindromi influenzali, prevede il riposo assoluto, il consumo di tanta acqua e l’assunzione, laddove necessario, di antipiretici. Assolutamente vietati gli antibiotici, che non funzionano contro i virus e devono essere presi soltanto dietro prescrizione medica. Inoltre, gli esperti consigliano alle categorie fragili di fare il vaccino antinfluenzale e di utilizzare le mascherine protettive nei luoghi al chiuso e sovraffollati.
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