funghi sottobosco
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I funghi, per quanti possono mangiarli senza andare incontro a terribili mal di pancia, sono un alimento davvero prelibato. Ottimi fritti, per accompagnare un buon primo piatto oppure sulla pizza: sono davvero tante le ricette che li vedono tra gli ingredienti principali. Eppure, mai dimenticare i funghi velenosi. Vediamo come riconoscerli e non commettere errori.
Anche se la legge prevede un patentino/corso (in base alla regione) destinato a coloro che vanno per boschi a raccogliere funghi, vediamo come riconoscere i funghi commestibili da quelli che non lo sono. In tutte le zone umide e ombrose se ne trovano in grandi quantità, ma non tutti possono finire in pentola. Alcuni possono provocare effetti collaterali come vomito o diarrea, mentre altri sono talmente pericolosi che potrebbero causare la morte. E’ per questo che, prima di avventurarsi per boschi, è necessaria una minima conoscenza della materia.
Prima di vedere come riconoscere i funghi, partiamo da una regola base: quando non siete convinti della commestibilità di un fungo, non mangiatelo. Pensate che solo in Europa si registrano ogni anno circa 10.000 intossicazioni alimentari causate da funghi velenosi, con decessi che si attestano tra i 200 e i 300 all’anno. Pertanto, è davvero importante saper distinguere un fungo buono da uno che non lo è.
Il primo consiglio valido è conoscere alla perfezione le specie di funghi che si possono mangiare, come i succulenti porcini o i chiodini. In questo modo, infatti, andrete alla ricerca dei soli funghi di cui siete certi. Oppure, andate per boschi con qualcuno esperto che può chiarire ogni vostro dubbio.
Considerando che i funghi porcini sono tra le varietà più apprezzate, è bene non confonderli mai con il il Boletus satanas, ovvero il cosiddetto porcino malefico. Anche se all’apparenza sono simili, ci sono alcune differenze impossibile da non notare. Innanzitutto, il cappello emisferico di colore bianco ha sfumature verdi o grigie, con dimensioni che vanno dai 10 ai 30 centimetri. Poi, il gambo ha un colore giallognolo, differente dal bianco/beige del porcino commestibile. Infine, prendendolo in mano, o anche solo sfiorandolo, questo fungo diventa bruno/bluastro.
A prescindere dal fatto che si tratti di un porcino o di un galletto, ricordate di preferire sempre funghi con le lamelle marrone o marrone chiaro, senza squame sul cappello e privi di anello sotto al gambo. Ovviamente, vietati anche i funghi con gambo o cappello rosso. In presenza di sintomi da intossicazione, recatevi immediatamente al pronto soccorso.
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