Benessere

Frattura scomposta: quali sono i sintomi e le possibili cure

Quello della frattura scomposta è un problema da non prendere mai in modo superficiale. Scopri quali sono i sintomi e le cure più adatte.

Si parla di frattura scomposta quando ci si trova davanti a due parti di osso spostati e non più in linea. Un problema che può variare di entità in base a quanto è ampia la discontinuità del segmento osseo. In casi più gravi, ad esempio, si può parlare di frattura esposta in quanto la parte di osso sembra fuoriuscire quasi dalla cute. Al di là dei significati, si tratta quindi di un problema che è importante riconoscere subito al fine di poterlo curare senza andare incontro a dei peggioramenti.

Frattura: i sintomi da riconoscere

Quando ci si trova davanti ad una frattura ossea, i sintomi più comuni e che dovrebbero fungere da campanello d’allarme sono il dolore acuto, il gonfiore della parte coinvolta, la forma diversa assunta dalla gamba e la difficoltà ad appoggiare il peso del corpo sull’arto fratturato.

frattura

Sia in caso di frattura composta e scomposta, la prima cosa da fare è quindi quella di rivolgersi al medico in modo da ricevere una diagnosi ed una possibile cura. Cura che, ovviamente, varierà in base all’entità del problema. Anche in caso di microfrattura, i sintomi sono gli stessi. Ed anche se la situazione è meno grave è sempre molto importante porvi il massimo dell’attenzione.

Come curare una frattura

In caso di frattura o qualora si sospetti un problema analogo è indispensabile evitare di muovere la parte lesa. Per farlo,come avviene anche per la periostite, è quindi necessario non muovere l’arto in alcun modo e andare al pronto soccorso. Inoltre in caso di frattura esposta è importante disinfettare la zona. Una volta dal medico, è probabile che vengano svolti esami come, ad esempio, una radiografia.

Compresa l’esatta entità del problema, si passerà alla riduzione della frattura e ad un periodo di immobilizzazione variabile in base alla situazione e alla condizione fisica di chi ha subito il danno. Per guarire è necessario che si formi il così detto callo osseo, motivo per cui, nella maggior parte dei casi, oltre alla riduzione (che può avvenire anche sotto anestesia) potrebbe essere necessario il gesso o l’uso di tutori che variano in base alla zona che si è fratturata.

Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in ogni sua forma. Tra i suoi tanti interessi c'è da sempre quello della ricerca del benessere che persegue attraverso la sana alimentazione e le proprietà degli alimenti.

Recent Posts

Bumpy Skin: che cos’è e di cosa si tratta?

La pelle non è sempre liscia come seta. Talvolta, al tatto o alla vista, si…

1 settimana ago

Leucociti nelle urine: cosa significa la loro presenza?

La presenza di leucociti nelle urine è un segnale che il nostro corpo sta cercando di…

1 settimana ago

La super dieta di Milly Carlucci: come fa a restare in forma a 70 anni così

A 70 anni Milly Carlucci è in splendida forma, merito di una dieta equilibrata seguita…

2 settimane ago

Cosa è il virus rovina ferie: sintomi, diagnosi e cura

Un virus fastidioso sta rovinando le ferie di tanti italiani, trasformando sogni di relax in…

2 settimane ago

Quanti passi (reali) devi fare al giorno per dimagrire

Cosa consigliano i medici sui passi da fare per dimagrire? Ecco quanto devi camminare ogni…

2 settimane ago

Non mangiare questi cibi se hai problemi al cuore: la lista completa

Chi ha problemi al cuore dovrebbe evitare alcuni cibi che, se consumati con frequenza, possono…

2 settimane ago