Farina bianca e farina integrale
Sommario articolo
Si parla spesso di farina bianca come di un prodotto raffinato, che nasce da un processo industriale che la priva di gran parte dei suoi elementi nutritivi e che la renderebbe nociva per la nostra salute. Addirittura, per alcuni la farina bianca è un veleno. Al contrario, viene consigliato l’utilizzo di farina integrale, che sarebbe meno “industriale” e più salutare.
Cosa c’è di vero in questa affermazione? E come sostituire la farina integrale a quella bianca?
La farina bianca nasce da un processo chiamato raffinazione, mediante il quale i chicchi di grano vengono privati del germe e poi macinati. Il germe del grano è un vero e proprio concentrato di elementi nutritivi quali sali minerali, vitamine del gruppo B e acidi grassi.
Per questo motivo la farina raffinata è molto povera di sostanze fondamentali per la nostra salute, e al contrario è ricca di zuccheri. Il suo indice glicemico è piuttosto elevato ed è più calorica rispetto alla farina integrale. Secondo alcuni, il suo consumo è correlato ad un maggiore rischio di sovrappeso e obesità.
Dire che faccia male senza se e senza ma, però, è sbagliato.
Al contrario di quella raffinata, la farina integrale contiene anche il germe di grano ed è quindi molto più ricca di elementi nutritivi. In realtà, questo tipo di farina è spesso doppiamente processata, al contrario di quello che si crede: in un primo momento viene raffinata allo stesso modo della farina bianca, e in un secondo passaggio si aggiunge della crusca – già raffinata in precedenza.
I vantaggi della farina integrale sono soprattutto nel suo contenuto di fibre. Alleviano i disturbi intestinali e favoriscono la digestione, oltre ad aumentare il senso di sazietà. Inoltre riducono l’assorbimento di grassi e di colesterolo. Però la farina integrale, come tutti i cibi integrali, è meno appetibile e ha tempi di conservazione molto più brevi.
Se vuoi sostituire la farina bianca con quella integrale, devi ricordare che quest’ultima è molto più densa e ne va aggiunta una quantità minore – il rapporto è di circa 70 g di farina integrale per 100 g di quella raffinata.
Inoltre sarebbe meglio aumentare i liquidi utilizzati nella preparazione di dolci o panificati con farina integrale. Spesso, per evitare che l’impasto risulti troppo denso, si mescola farina bianca e integrale in dosi uguali, fino a raggiungere la quantità totale di farina richiesta dalla ricetta.
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