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Sommario articolo
L’endometriosi è una patologia spesso difficile da diagnosticare, dovuta allo sviluppo anomalo dell’endometrio, il tessuto che riveste l’utero. Normalmente, questo tessuto si trova, appunto, solo nell’utero, accoglie l’impianto dell’ovulo fecondato e viene espulso durante le mestruazioni se non si instaura una gravidanza. Nell’endometriosi, invece, il tessuto si espande oltre, invadendo tutta la pelvi e, nei casi più gravi, anche gli organi circostanti, come l’intestino.
Se non diagnosticata e curata, l’endometriosi può danneggiare la fertilità e mettere a rischio la gravidanza, qualora si riesca a rimanere incinta. Vediamo, allora, come affrontare endometriosi e gravidanza nel modo corretto.
Come abbiamo detto, l’endometriosi può mettere a rischio la fertilità della donna. Questo perché con il passare del tempo, l’endometrio diventa sempre più spesso e ciò rende difficile l’impianto dell’ovulo fecondato. Inoltre, lo sviluppo anomalo del tessuto può danneggiare gravemente gli organi circostanti, come tube e ovaie, causando continue aderenze e infezioni.
Tuttavia, anche chi soffre di questa patologia può avere una gravidanza naturale, seppur con maggiori difficoltà. Prima di cercare la gravidanza, è necessario affrontare la patologia facendosi guidare da un ginecologo esperto in endometriosi. Di solito, viene prescritta la pillola anticoncezionale, da assumere per alcuni mesi per ridurre il volume dell’endometrio. Quando il tessuto è molto esteso, può essere necessario intervenire chirurgicamente con la laparoscopia per rimuoverlo.
L’endometriosi non rende solo difficile il concepimento, ma mette anche a rischio la gravidanza. Secondo uno studio condotto dall’Aberdeen Royal Infirmary nel Regno Unito, presentato all’European Society of Human Reproduction and Embriology, nelle donne affette da endometriosi il rischio di aborto spontaneo è più alto del 76% rispetto alle donne che non ne soffrono e il rischio di sviluppare una gravidanza extrauterina è tre volte maggiore.
Inoltre, le donne che riescono a portare avanti la gravidanza sono spesso soggette a complicazioni come emorragie prima e dopo il parto e parto pretermine. I dolori in gravidanza con l’endometriosi sono molto comuni, ma di solito tendono a scomparire con il passare dei mesi. In ogni caso, è sempre meglio rivolgersi al ginecologo.
Altre possibili complicanze durante la gestazione sono:
– anomalie dello sviluppo della placenta,
– anomalie nell’impianto dell’embrione,
– infiammazioni pelviche,
– ipertensione arteriosa e gestosi.
Molte donne durante la gravidanza, quando tutto procede regolarmente, notano un netto miglioramento dell’endometriosi, con la parziale o totale remissione dei sintomi. Dopo il parto, la patologia può ripresentarsi com’era prima della gravidanza, ma può anche migliorare o peggiorare. Di solito, il ginecologo prescrive la pillola anticoncezionale subito dopo il parto per prevenire un nuovo peggioramento.
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