Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/donna-disperata-triste-pianto-1006100/
Sommario articolo
La depressione post-partum colpisce mediamente il 10-20% delle donne che partoriscono, e i sintomi emergono solitamente entro il primo anno di vita del bebè. Si tratta dunque di un disturbo molto frequente, ma che ancora troppo spesso viene sottovalutato. Il fatto che una neomamma sia triste e nervosa, abbia sbalzi d’umore o sia troppo stanca viene considerato il semplice riflesso dell’enorme cambiamento che ha appena vissuto, e non come il segno di un profondo malessere interiore.
Molte donne, poi, preferiscono non parlarne perché si sentono inadeguate come mamme. Altre invece si confidano con i propri cari, ma non vengono credute – cosa che dà vita ad un ulteriore senso di insoddisfazione. E se fosse possibile predire se e a che livello una neomamma soffrirà di depressione post-partum?
I ricercatori della Northwestern Medicine hanno condotto un’analisi su oltre 500 partorienti che hanno manifestato i primi sintomi di depressione post-partum, per stabilire l’esistenza di fattori in grado di identificare in anticipo quanto severa sarà la malattia.
Per arrivare ad un risultato, gli studiosi hanno suddiviso la depressione post-partum sulla base di tre traiettorie. La prima prevede che il disturbo migliori gradualmente con il passare del tempo. La seconda invece si manifesta con un miglioramento parziale, disturbato dalla ricomparsa periodica di alcuni sintomi. L’ultima riguarda il peggioramento della situazione depressiva.
Come riconoscere quale grado di severità avrà la malattia? I ricercatori hanno individuato quattro fattori che possono indirizzare i medici verso una diagnosi più precisa. I fattori presi in considerazione sono: il numero di figli, la capacità della neomamma di avere risultati sul lavoro e dalle relazioni, il livello di educazione scolastica e il livello di depressione manifestato tra le 4 e le 8 settimane di vita del neonato.
I fattori individuati dagli studiosi li hanno aiutati a comprendere la traiettoria che avrebbe preso la depressione post-partum con un grado di affidabilità del 72,8%. Tutto ciò può rivestire una grande importanza: sapere che cosa si dovrà affrontare con largo anticipo permetterà ai medici di agire nella maniera migliore.
Naturalmente, fondamentale è il contributo della famiglia: per alleviare i sintomi della depressione post-partum e per ritrovare il proprio istinto materno, la neomamma deve poter contare su una forte rete di supporto. Un percorso di psicoterapia può rivelarsi utile perché la donna superi le sue fragilità. In molti casi può essere previsto un aiuto domiciliare da parte di ostetriche che aiutino la mamma a relazionarsi con il figlio e ad accudirlo.
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