diagnosi di demenza a corpi lewy
Sommario articolo
Quando si parla di demenza a corpi di Lewi si intende una forma di malattia molto simile alla sindrome di Alzheimer ma che va comunque riconosciuta per le sue differenze.
I trattamenti sono infatti molto diversi, motivo per cui conoscerla è indispensabile.
Purtroppo si tratta di una malattia ad oggi incurabile e che tende a presentarsi dopo i 60 anni.
Cerchiamo quindi di conoscerla meglio e di capire come riconoscerla.
Iniziamo con il dire che questa particolare forma di demenza, in modo similare a quella di Alzheimer si forma a causa dei depositi di proteine nel cervello. Queste, appaiono però in forma diversa accumulandosi in zone distinte e consentendo così di riconoscere entrambe le malattie come diverse tra loro. Ad oggi non è ancora chiaro il motivo per cui si formino questi depositi di proteine. È però emerso che in alcuni casi è possibile contrarre entrambe le forme di demenza.
Andando ai sintomi, questi sono per lo più legati al declino delle facoltà mentale e riguardano per lo più lo spirito di iniziativa, la capacità di organizzarsi, il senso dell’orientamento, la capacità di adattarsi, etc… In concomitanza possono presentarsi anche altri sintomi come i disturbi motori, le allucinazioni, la depressione, i disturbi durante il sonno, la scarsa concentrazione e l’intolleranza ad alcuni farmaci.
È interessante riscontare che, almeno agli esordi della malattia, la memoria non venga affatto intaccata deteriorandosi poco alla volta. Visto che tra i sintomi ci sono anche i disturbi motori, questa malattia è considerata per certi versi simile anche al morbo di Parkinson. Tuttavia non c’è il rischio di confonderle in quanto i sintomi appaiono in modo in verso dato che nella demenza a corpi di Lewy i problemi motori si presentano solo dopo a quelli legati alla demenza.
Parlando di analogie, invece, come avviene a chi è affetto dal morbo di Alzheimer la consapevolezza si alterna a momenti di incoscienza.
Questa forma di demenza, essendo rara, è stata sempre poco conosciuta.
Trattandosi però della malattia avuta da Monica Vitti, nell’ultimo anno è stata spesso nominata diventando così più conosciuta.
Quanto alla diagnosi, questa può risultare difficile da effettuare sopratutto per via della similitudine con l’Alzheimer. Tuttavia degli esami approfonditi possono aiutare a riconoscerla e a distinguerla dalla prima
La cura, invece, al motivo non esiste. Tuttavia è possibile rallentarne l’evoluzione attraverso la somministrazione di blandi antipsicotici. A ciò si aggiungono poi terapie di vario tipo e tra le quali rientrano anche quella cognitiva e comportamentale. Trattandosi di una forma di demenza che, almeno per il momento, può solo essere rallentata è importante riconoscerla subito richiedendo l’aiuto del medico anche dinanzi ai primi sospetti.
Solo in questo modo sarà possibile intervenire per tempo e ottenere tutti i supporti indispensabili per affrontarla nel miglior modo possibile.
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