Benessere

Deficit vestibolare acuto: cos’è e come si cura

Il deficit vestibolare acuto corrisponde alla perdita funzionale dell’apparato o degli apparati vestibolari periferici. Scopriamo meglio di cosa si tratta.

Quando si parla di deficit vestibolare acuto si intende un malfunzionamento di uno o di entrambi gli apparati vestibolari periferici ovvero dei componenti interni delle orecchie. Questi svolgono un ruolo molto importante che è quello di informare il sistema nervoso centrale sui vari movimenti del corpo. Un errato funzionamento, quindi, può provocare problemi di vario tipo e tra i cui sintomi ci sono le vertigini.

Deficit vestibolare acuto: che cos’è e come riconoscerlo

Il deficit vestibolare acuto è noto anche come neurite vestibolare e può coinvolgere i nervi delle orecchie, il labirinto, i gangli o i nuclei vestibolari.

vertigini

Spesso si presenta a causa di un’infezione virale o di traumi alle orecchie ma può dipendere anche da problemi di altro tipo come dei danni al tronco cerebrale, la sindrome di Wallenberg, la malformazione di Arnold Chiari o un tumore al cervello. Per questo motivo, insieme alla diagnosi il medico è solito effettuare tutta una serie di esami di controllo al fine di conoscere le condizioni generali di chi ne soffre.

Andando invece al deficit vestibolare acuto e ai sintomi, questi sono generalmente vertigini, giramenti di testa, nausea, scarsa concentrazione e difficoltà di equilibrio.

Il deficit vestibolare acuto e la terapia

Generalmente questo problema si articola in più fasi tra le quali è compresa quella di recupero.
Se la fase prettamente acuta dura infatti dai due ai tre giorni, a questa ne segue una più lenta di recupero. Una fase che nella maggior parte dei casi può durare tre settimane ma che in alcuni soggetti può portare a problemi di equilibrio e di vertigini in grado di durare anche diversi mesi.

Quanto ai trattamenti messi in atto, questi sono solitamente a base di farmaci sedativi o in grado di combattere le vertigini. A questi si può abbinare una sorta di riabilitazione che viene eseguita dal fisioterapista che a sua volta può lasciare degli esercizi da fare al fine di riattivare correttamente la percezione dei movimenti del corpo. Nei casi più gravi ed in cui il deficit vestibolare è cronico e quindi persistente è invece possibile ricorrere alla chirurgia.

Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in ogni sua forma. Tra i suoi tanti interessi c'è da sempre quello della ricerca del benessere che persegue attraverso la sana alimentazione e le proprietà degli alimenti.

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