Benessere

Crampi notturni: perché si manifestano e cosa fare per farli passare

I crampi notturni sono davvero fastidiosi, ma ci sono motivi per cui arrivano: vediamo le cause e cosa fare per farli passare in fretta.

Cosa fare quando sopraggiungono i crampi notturni? Innanzitutto, è bene individuare la causa. Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di una problematica che insorge di tanto in tanto, ma in alcuni casi è opportuno chiedere il consulto ad uno specialista. Vediamo quali sono le cause e i rimedi.

Crampi alle gambe di notte: le cause

I crampi notturni alle gambe sono molto fastidiosi e quando sopraggiungono sembrano non finire mai. E’ impossibile non svegliarsi e non lasciarsi andare ad una smorfia di dolore. Generalmente, impiega qualche minuto prima di scomparire e, oltre agli arti inferiori, può riguardare anche le braccia e le dita delle mani. In sostanza, si tratta di una contrazione muscolare improvvisa e involontaria, che può interessare un muscolo o un gruppo di muscoli.

E’ bene sottolineare che, nella maggior parte dei casi, non si tratta di un campanello di allarme di una patologia preoccupante. Quasi sempre, infatti, sono crampi benigni idiopatici, ovvero non hanno causa precisa. Se insorgono dopo l’attività fisica, però, sono da ricollegare all’esercizio che si è svolto o all’intensità dello stesso.

Un crampo muscolare notturno può manifestarsi frequentemente a causa di: assenza di stretching prima e dopo l’attività fisica, vita sedentaria, gonfiore cronico della parte inferiore della gamba, disidratazione, bassi livelli di magnesio o potassio, disturbi strutturali, malattie neurologiche o metaboliche, terapia a base di determinati farmaci e gravidanza.

Crampi notturni ai polpacci: cosa fare?

Quando si verifica un crampo notturno potrebbe aiutare fare un po’ di stretching. Se ad essere interessato è il polpaccio, ad esempio, si può provare a tirare il piede e le sue dita verso l’alto, in modo da distendere la zona interessata. Tra i rimedi naturali, invece, sono consigliati integratori a base di: magnesio, potassio, calcio e vitamina B o E. Ovviamente, se la problematica è ricorrente è opportuno chiedere il parere del medico curante.

Fabrizia Volponi

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