
Letto sfatto, che significato ha per la psicologia? - notiziebenessere.it
Cosa significa dal punto di vista psicologico l’abitudine di non rifare mai il letto? Solo pigrizia o c’è dietro qualcosa di più profondo?
Anche un gesto apparentemente insignificante come quello di rifare o non rifare il letto a inizio giornata può rivelare molte cose di noi, della nostra personalità e del nostro carattere. Lasciare il letto sfatto può sembrare un’azione da nulla, una semplice abitudine o al limite una banale concessione alla pigrizia.
Diversi indagini psicologiche però enfatizzano il peso le piccole abitudini quotidiane. La voglia di mantenere in ordine – o al contrario di lasciare in disordine – il nostro spazio di vita può riflettere aspetti molto significativi della nostra personalità e condizionare il nostro benessere complessivo.
Lasciare il letto sfatto: il significato di questo gesto secondo la psicologia
Il significato psicologico del letto disordinato vede scontrarsi diverse linee di pensiero. C’è chi sottolinea il fatto che il disordine prodotto da gesti come non rifare mai il letto può avere un impatto diretto sul benessere emotivo. Non mancano studi che dimostrano come la vita in un ambiente caotico possa generare ansia e stress.
Percepire di vivere in un ambiente dove a regnare è il disordine può produrre una generale mancanza di controllo e difficoltà di concentrazione. Ovvero due dei “motori” che condizionano in negativo umore e proattività. All’esatto opposto, un ambiente ordinato – compreso il letto rifatto – può istillare calma e serenità, migliorando la qualità della nostra vita.

Altri invece sottolineano che il letto lasciato volutamente in disordine potrebbe esprimere la ricerca di una maggiore libertà all’interno della propria vita quotidiana. Secondo i sostenitori del legame tra caos e creatività il significato del letto sfatto affonderebbe le sue radici nel rifiuto degli standard di perfezione e controllo imposti dagli altri.
Ma non rifare il letto potrebbe significare anche altro: il desiderio – magari inconscio o comunque frutto di una volontà irriflessa – di un distacco dalle cose materiali. In sostanza un letto non rifatto a regola d’arte (o lasciato proprio in preda al caos) sarebbe espressione della voglia di concentrarsi maggiormente sull’essenziale.
I partigiani della teoria del letto sfatto sembrano concordare con i sostenitori della bontà del “disordine creativo”. Accettano il fatto che la vita non è perfetta e esercita una sorta di superiore fecondità quando si rassegna a convivere con una certa dose di caos.
Da qui l’ipotesi avanzata da alcuni secondo la quale il letto non rifatto rappresenterebbe qualcosa come una ribellione implicita alla pretesa di avere sempre tutto sotto controllo nella propria vita. Insomma: il disordine come area di libertà personale e di espressione. Chi avrà ragione?