FONTE FOTO: https://pixabay.com/it/incinta-madre-corpo-gestante-1245703/
Sommario articolo
Le contrazioni sono un fenomeno fisiologico in gravidanza, non solo in prossimità del parto, ma anche nel corso dei nove mesi di gestazione. Una contrazione è un accorciamento brusco della fibra che compone i muscoli e quella uterina è involontaria, come quella del cuore. Sia il cuore che l’utero, infatti, sono composti da muscolatura liscia.
Riconoscere le contrazioni in gravidanza è molto importante, perché non bisogna confonderle con dolori addominali di altro tipo, che potrebbero richiedere l’intervento medico. Vediamo come riuscirci.
Le contrazioni sono delle tensioni, degli spasmi al ventre, che durano solo pochi secondi. Non si tratta, quindi, di un dolore fisso. Durante una contrazione, la pancia si indurisce, resta tesa per qualche secondo e poi si rilassa nuovamente. La sensazione è simile a quella dei dolori mestruali, ma più intensa. Il dolore parte dall’aria del pube e si dirama verso l’addome.
Le contrazioni possono presentarsi in qualsiasi momento della gravidanza e possono essere accompagnate anche da piccole perdite di sangue. In questo caso, è meglio stare a riposo e contattare il proprio medico. Le contrazioni del travaglio si distinguono dalle altre perché sono più dolorose, più regolari e durano più di 30 secondi.
Esistono diverse tipologie di contrazioni ed è importante saperle distinguere. Le contrazioni di Braxton Hicks, anche dette false contrazioni, sono dovute al progesterone, che regola la contrazione dell’utero. Non sono molto comuni, ma possono presentarsi quando si avvicina il travaglio e il bambino si sposta per mettersi in posizione. Non dovrebbero mai essere più di cinque in un’ora, se si presentano con regolarità è necessario rivolgersi subito al ginecologo.
Nella fase del travaglio sono molto comuni le contrazioni renali. In questo caso, il dolore parte dal bassoventre e si dirama verso la schiena, fino ai reni. Sono molto dolorose e possono presentarsi anche dal quarto mese in poi. Se si tratta di episodi isolati non c’è da preoccuparsi, se invece sono regolari, soprattutto quando la data del parto è vicina, è meglio chiamare il dottore.
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