Benessere

Vivere senza barriere: come rendere la casa sicura con l’avanzare dell’età

Le scale di casa, un tempo percorse senza pensieri, possono trasformarsi in un ostacolo insormontabile con il passare degli anni.

In Italia, dove gli over 65 rappresentano oltre il 24,7% della popolazione e l’età media ha raggiunto i 46,8 anni, garantire la sicurezza domestica diventa una priorità sociale. Tuttavia, esistono soluzioni concrete per mantenere l’autonomia abitativa, preservando la qualità della vita e la dignità personale.

La casa che invecchia con noi: una sfida sociale

L’invecchiamento della popolazione italiana presenta numeri impressionanti. Con oltre 14,5 milioni di persone sopra i 65 anni e 4,59 milioni di ultraottantenni, il nostro Paese affronta una trasformazione demografica senza precedenti. Le proiezioni indicano che nel 2050 le persone con più di 65 anni potrebbero rappresentare il 34,5% della popolazione, mentre gli ultra 80enni potrebbero passare dal 7,6% del 2023 al 16,3%.

In questo contesto, la casa assume un significato particolare. Secondo i dati raccolti dall’associazione AeA, l’80% degli anziani è proprietario dell’appartamento dove vive e il 70% ne è l’intestatario. Tuttavia, circa il 76% abita in palazzi senza ascensore o gravati da barriere architettoniche, una situazione che compromette significativamente la qualità della vita quotidiana. Per fortuna, il mercato offre oggi soluzioni sempre più accessibili, dai montascale Stannah ai dispositivi di altre aziende specializzate come Vimec, Handicare e ThyssenKrupp, che permettono di superare questi ostacoli mantenendo l’autonomia domestica.

Le barriere invisibili del quotidiano

Una rampa di scale o un semplice gradino possono costituire una barriera architettonica che impedisce la libertà di muoversi per anziani e anziane della terza e quarta età, persone con disabilità permanente o temporanea, o genitori con il passeggino. Queste barriere non comportano solo difficoltà fisiche, ma generano anche un disagio psicologico profondo, impedendo alle persone di sviluppare forme di socialità e mantenere la propria indipendenza.

Il bagno rappresenta uno degli ambienti più pericolosi della casa per gli anziani, a causa delle superfici scivolose e degli spazi ristretti. Per migliorare la sicurezza, è importante considerare diversi adattamenti come l’installazione di maniglioni vicino al water e nella doccia o vasca da bagno, che offrono un supporto fondamentale per evitare cadute. Chi soffre di problemi di mobilità potrebbe trovare utili anche i consigli su come affrontare il dolore alla schiena bloccata, una condizione che spesso colpisce le persone anziane.

Soluzioni per un’abitazione accessibile

Interventi strutturali fondamentali

Per migliorare la qualità della vita degli anziani, è fondamentale intervenire sull’ambiente domestico con soluzioni che rendano la casa più sicura e accessibile. Tra gli interventi più efficaci troviamo l’installazione di rampe per superare i dislivelli, l’allargamento delle porte per permettere il passaggio di sedie a rotelle e l’inserimento di pavimentazioni antiscivolo per prevenire cadute.

L’installazione di corrimano lungo i corridoi e nei bagni può offrire un sostegno significativo agli anziani con problemi di equilibrio. Questo tipo di installazione è obbligatoria per tutte le strutture realizzate dopo l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale 236/89. Per le architetture precedenti, invece, la realizzazione del corrimano è considerato un intervento da approvare durante l’assemblea condominiale.

Il ruolo dei dispositivi di mobilità verticale

Tra le soluzioni più efficaci per garantire la mobilità domestica, i dispositivi per il superamento delle scale rappresentano una risposta concreta alle esigenze di chi ha difficoltà motorie. Esistono diverse tipologie, dai modelli rettilinei per scale semplici a quelli curvilinei che seguono il profilo di scale con curve o pianerottoli intermedi.

Il mercato italiano offre numerose soluzioni attraverso aziende specializzate, ognuna con le proprie caratteristiche distintive e fasce di prezzo. La scelta del dispositivo più adatto dipende sempre dalle caratteristiche specifiche dell’abitazione e dalle esigenze individuali dell’utilizzatore, rendendo fondamentale una valutazione professionale preliminare attraverso un sopralluogo tecnico.

Le agevolazioni fiscali 2025: un sostegno concreto

Il 2025 rappresenta un anno particolarmente favorevole per chi necessita di adeguare la propria abitazione. Il bonus barriere architettoniche permette di abbattere le barriere architettoniche negli edifici esistenti attraverso l’installazione di dispositivi per agevolare il movimento. Il bonus dà diritto a una detrazione d’imposta del 75% sulle spese sostenute tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025.

Come accedere ai benefici fiscali

Per usufruire delle agevolazioni è necessario che l’intervento sia effettuato su immobili residenziali, sia prime case che seconde abitazioni. Inoltre, è fondamentale che l’installazione sia eseguita da professionisti certificati e conformi alle normative europee in materia di sicurezza. La documentazione richiesta comprende fatture, ricevute e bonifici bancari specifici per la detrazione fiscale, con causale che deve riportare il riferimento normativo appropriato.

Un ulteriore vantaggio deriva dall’applicazione dell’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di dispositivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, rendendo l’investimento ancora più accessibile. Questa combinazione di incentivi rende economicamente sostenibile un intervento che può cambiare radicalmente la qualità della vita.

I tre livelli di qualità dello spazio costruito

La normativa italiana, attraverso il D.M. 236/1989, definisce tre requisiti fondamentali per gli spazi abitativi:

  1. Accessibilità: rappresenta il più alto livello qualitativo, indicando la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
  2. Visitabilità: costituisce un livello di accessibilità limitato ad una parte più o meno estesa dell’edificio o delle unità immobiliari, che consente comunque ogni tipo di relazione fondamentale anche alla persona con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
  3. Adattabilità: rappresenta un livello ridotto di qualità, potenzialmente suscettibile di trasformazione in livello di accessibilità attraverso modifiche successive. Si tratta quindi di un’accessibilità differita nel tempo.

La tecnologia al servizio dell’autonomia

La tecnologia può giocare un ruolo cruciale nel migliorare la qualità della vita degli anziani. I sistemi di teleassistenza permettono di monitorare a distanza le condizioni di salute, offrendo un intervento tempestivo in caso di emergenza. I sistemi di automazione domestica, come le tapparelle motorizzate e i termostati intelligenti, possono essere controllati a distanza, facilitando la gestione della casa senza sforzo fisico.

Inoltre, le applicazioni per smartphone dedicate alla salute e al benessere possono fornire promemoria per l’assunzione di farmaci e appuntamenti medici, contribuendo a una maggiore autonomia. Per mantenersi in salute, è importante anche sottoporsi regolarmente a controlli medici: scopri tutto quello che c’è da sapere sul check up completo e sulla sua importanza per la prevenzione.

Dettaglio domestico: il montascale come soluzione per la mobilità – www.notiziebenessere.it

Il diritto all’invecchiamento attivo

La partecipazione attiva degli anziani alla vita economica, sociale e culturale è uno dei pilastri della strategia promossa dalla World Health Organization per rendere le nostre città a misura di anziano. Gli altri pilastri sono la salute e la sicurezza. In questo contesto, garantire l’accessibilità domestica non significa solo rimuovere ostacoli fisici, ma preservare l’indipendenza, la dignità e la qualità della vita.

Le persone che si dichiarano in buona salute erano il 29,4 per cento nel 2009 e sono diventate il 37,8 per cento nel 2023, dimostrando come gli anziani di oggi siano più attivi e in salute rispetto al passato. Tuttavia, la presenza di barriere architettoniche può limitare drasticamente questa vitalità, impedendo di vivere pienamente gli spazi domestici.

I costi di un investimento per il futuro

L’installazione di dispositivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche rappresenta un investimento variabile, con costi che dipendono dalla complessità dell’intervento e dalle caratteristiche specifiche dell’abitazione. Tuttavia, le agevolazioni fiscali attualmente disponibili riducono significativamente il costo effettivo del 70-80%, rendendo questi interventi accessibili a un numero sempre maggiore di famiglie.

È importante sottolineare che ogni situazione richiede una valutazione specifica. La conformazione delle scale, il numero di piani da collegare, l’ambiente di installazione e le esigenze specifiche dell’utilizzatore influenzano sia la scelta della soluzione più adatta che il costo finale dell’intervento.

L’importanza della progettazione inclusiva

Progettare spazi accessibili significa pensare al futuro. Non si tratta solo di rispondere alle esigenze immediate, ma di creare ambienti che possano adattarsi all’evoluzione delle capacità fisiche nel tempo. L’adattabilità rappresenta infatti un’accessibilità differita, ovvero la possibilità di modificare gli spazi quando necessario, senza dover affrontare ristrutturazioni complesse.

In questo senso, anche piccoli interventi preventivi possono fare la differenza. L’installazione di corrimano lungo i corridoi, l’inserimento di pavimentazioni antiscivolo o la predisposizione per future installazioni di dispositivi di mobilità sono investimenti che aumentano la sicurezza e il valore dell’immobile.

Una questione di diritti e dignità

Prima o poi, la questione delle barriere architettoniche diventa rilevante per tutti, non solo per gli anziani di oggi ma anche per quelli che in futuro si troveranno ad affrontare le stesse difficoltà. In una società che invecchia progressivamente, dove l’Italia detiene il primato europeo per età media della popolazione, garantire l’accessibilità domestica significa investire nella qualità della vita presente e futura.

Il 12 aprile 2018, la Corte di Cassazione ha emanato la sentenza numero 9101, sottolineando il diritto fondamentale di ogni condomino ad accedere alla propria abitazione, in qualsiasi condizione. Questo principio giuridico rafforza l’importanza di considerare l’accessibilità non come un optional, ma come un diritto fondamentale.

Con le agevolazioni fiscali attualmente disponibili e l’evoluzione tecnologica che ha reso i dispositivi di accessibilità sempre più sicuri, confortevoli ed esteticamente gradevoli, il 2025 rappresenta il momento ideale per valutare questi interventi. La combinazione di incentivi economici, necessità demografiche e innovazione tecnologica crea le condizioni ottimali per garantire a ogni persona il diritto fondamentale di vivere la propria casa in piena autonomia e sicurezza, indipendentemente dall’età o dalle limitazioni fisiche. Per maggiori informazioni sulle normative vigenti, è possibile consultare il decreto ministeriale 236/89 che regola l’accessibilità degli edifici privati.

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