Benessere

Clostridium difficile: sintomi e precauzioni da adottare per evitare questa infezione

Quando si presenta l’infezione da Clostridium difficile? Scopriamo qualcosa in più su questo batterio che provoca forti scariche di diarrea e altri fastidiosi sintomi.

La nostra flora intestinale è ricca di batteri che vivono senza creare alcun problema all’organismo che li ospita. In determinate situazioni, però, le condizioni dell’intestino subiscono una brusca variazione e alcuni microrganismi possono diventare pericolosi. È proprio il caso del Clostridium difficile, un batterio anaerobio che è normalmente presente nel nostro intestino. Ecco quali sono i sintomi di questa infezione.

Come si manifesta il Clostridium difficile?

Capita spesso, dopo aver preso un antibiotico, di avere degli episodi di diarrea. Nella maggior parte dei casi, il problema si risolve spontaneamente qualche giorno dopo aver interrotto l’assunzione del farmaco. Se invece la diarrea non accenna a migliorare, potrebbe trattarsi di un caso di Clostridium difficile da antibiotico.

Questa infezione è spesso causata da un forte trattamento antibiotico, ma può occorrere anche in pazienti che hanno il sistema immunitario indebolito o in chi ha già avuto un episodio di Clostridium difficile. La malattia è anche molto contagiosa, perché il batterio sopravvive a lungo fuori dal suo ambiente naturale.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/koli-batteri-escherichia-coli-123081/

I sintomi del Clostridium difficile

L’infezione si presenta con episodi frequenti di diarrea acquosa (almeno tre scariche al giorno), dolore addominale, disidratazione, nausea, inappetenza, febbre e spossatezza. La complicazione più grave riguarda l’eccessiva perdita di liquidi, causata dalle continue scariche di dissenteria. La disidratazione, se non curata, può infatti portare anche all’arresto cardiaco.

Non si conosce con esattezza il periodo di incubazione del Clostridium difficile. Se si tratta di un’infezione causata dall’antibiotico, solitamente si manifesta tra i 5 e i 10 giorni dall’inizio della terapia. In alcuni casi, tuttavia, la patologia è emersa addirittura due mesi dopo l’assunzione del farmaco.

Clostridium difficile: le precauzioni da adottare

Per evitare il contagio con il Clostridium difficile, è buona norma seguire le comuni regole igieniche. In particolare, dal momento che il batterio sopravvive fuori dall’organismo anche molto a lungo, è importante disinfettare tutte le superfici con cui il malato è stato a contatto e lavare accuratamente la biancheria separatamente da quella degli altri.

Bisogna inoltre limitare il contatto con il paziente colpito da infezione ed evitare di condividere con lui il bagno e gli asciugamani. Infine, un accorgimento riguardante l’uso degli antibiotici: dal momento che sono la prima causa di infezione da Clostridium difficile, non assumeteli se non sotto prescrizione medica.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/koli-batteri-escherichia-coli-123081/

Giulia Sbaffi

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