Benessere

Infezione da Citrobacter koseri, sintomi e cura: attenzione massima per i bambini

L’infezione da Citrobacter koseri è molto pericolosa, soprattutto per i neonati, gli anziani e gli immunocompromessi: vediamo i sintomi.

I Citrobacter koseri sono un gruppo di batteri che, solitamente, si contraggono durante i ricoveri ospedalieri. L’infezione è molto pericolosa per i neonati, gli over 65 e gli immunocompromessi: scopriamo i sintomi, la cura e il tasso di mortalità.

Citrobacter koseri: cos’è e quali sono i sintomi

Gruppo di batteri gram-negativi che causano infezioni nell’uomo, i Citrobacter koseri colpiscono soprattutto le vie urinarie, ma possono attaccare anche l’apparato respiratorio, le ossa e le ferite, causando meningite, sepsi (anche sepsi neonatale) e danni al sistema nervoso centrale. Nella maggior parte dei casi, l’infezione da Citrobacter koseri si contrae durante i ricoveri ospedalieri. Nonostante tutto, non è escluso il contagio interpersonale. Questi batteri, infatti, si possono trovare ovunque: dalle acque ai suoli, passando per gli alimenti contaminati e i tratti intestinali di umani e animali.

Generalmente, i Citrobacter sono pericolosi soprattutto per i bambini (specialmente quelli che hanno meno di due mesi di vita), gli anziani (over 65) e le persone affette da deficit immunitario. I sintomi più comuni sono:

  • infezioni cutanee o profonde;
  • arrossamento, dolore localizzato, gonfiore e pus;
  • osteomielite;
  • polmonite;
  • febbre molto alta con brividi;
  • difficoltà respiratoria;
  • tosse;
  • debolezza;
  • infezioni urinarie, difficoltà nella minzione e stimolo frequente;
  • dolore mentre si urina;
  • dolore pelvico e lombare;
  • sangue nell’urina;
  • urina purulenta;
  • sepsi;
  • malessere generale;
  • dolori muscolari;
  • confusione.

In casi gravi si può verificare uno shock settico, con abbassamento della pressione sanguigna, meningite piuttosto pericolosa (specialmente nei neonati), encefalite necrotizzante e ascessi cerebrali. L’infezione da Citrobacter ha un tasso di mortalità che va dal 2 al 17,7%.

Citrobacter koseri: diagnosi e terapie

La presenza di Citrobacter koseri viene individuata tramite una serie di esami, come: analisi del sangue, emocoltura, urinocoltura, tampone cutaneo e antibiogramma. Si eseguono, poi, alcune indagini molecolari e biochimiche per identificare il batterio e scegliere la terapia più efficace. Generalmente, si opta per una cura a base di uno o più antibiotici.

Fabrizia Volponi

Recent Posts

Bumpy Skin: che cos’è e di cosa si tratta?

La pelle non è sempre liscia come seta. Talvolta, al tatto o alla vista, si…

1 settimana ago

Leucociti nelle urine: cosa significa la loro presenza?

La presenza di leucociti nelle urine è un segnale che il nostro corpo sta cercando di…

2 settimane ago

La super dieta di Milly Carlucci: come fa a restare in forma a 70 anni così

A 70 anni Milly Carlucci è in splendida forma, merito di una dieta equilibrata seguita…

2 settimane ago

Cosa è il virus rovina ferie: sintomi, diagnosi e cura

Un virus fastidioso sta rovinando le ferie di tanti italiani, trasformando sogni di relax in…

2 settimane ago

Quanti passi (reali) devi fare al giorno per dimagrire

Cosa consigliano i medici sui passi da fare per dimagrire? Ecco quanto devi camminare ogni…

2 settimane ago

Non mangiare questi cibi se hai problemi al cuore: la lista completa

Chi ha problemi al cuore dovrebbe evitare alcuni cibi che, se consumati con frequenza, possono…

2 settimane ago