Fonte foto: https://pixabay.com/it/asparagi-bistecca-costata-di-manzo-2169305/
Sommario articolo
La dieta Atkins è diventata celebre negli Stati Uniti e si è poi diffusa a macchia d’olio anche nel resto del mondo, fra cui ovviamente l’Italia. Il principale fondamento di questa dieta è quello di evitare i carboidrati e sostituirli con grassi e proteine. Ma la domanda fondamentale è una sola: funziona o no? La risposta è articolata, dal momento che potremmo dire che sì, funziona, ma il mantenimento è molto complicato. Per non parlare delle problematiche che possono scaturire dall’eliminazione dei carboidrati…
Come funziona la dieta Atkins? Le fasi, che sono quattro, devono essere seguite pedissequamente e ognuna di queste prevede una diversa serie di alimenti che si possono mangiare. Vediamole insieme una ad una.
La fase di induzione. In questa fase, che dura due settimane, si riduce l’apporto glucidico e dunque di devono evitare tutti i carboidrati. No dunque a pasta, pane, riso, ma anche dolci, zucchero, bibite, marmellate e merendine confezionate. Il menù prevede invece pesce, carne, uova e formaggio.
La fase della perdita di peso. Si continua con la dieta aumentando leggermente i carboidrati fino a 5 grammi al giorno.
La fase di pre-mantenimento. Siamo in prossimità di aver raggiunto il nostro peso ideale e la forma che stavamo cercando di ritrovare. Ecco dunque la terza fase, quella del pre-mantenimento, dove l’apporto di carboidrati sale ancora fino a 10 grammi per ogni settimana.
La fase del mantenimento. Ecco la fase più difficile, specialmente per tutti gli amanti della dieta mediterranea. Si tratta della fase del mantenimento, dove il corpo abituatosi al suo nuovo regime alimentare dovrebbe cercare di mantenere la forma raggiunta. Questo lo si fa con un apporto glucidico che va dai 60 ai 80 grammi al giorno, una quantità complessa, appunto, per chi è abituato a un certo tipo di dieta.
Questo tipo di dieta è incentrata sull’obiettivo di mantenere sempre costanti i livelli di insulina. È una dieta priva di carboidrati o che comunque ne limita all’estremo il consumo, e per questo il corpo utilizza tutti i grassi e le proteine come fonte alternativa di sostentamento ed energia: insomma, con questo regime alimentare il corpo si trasforma in una macchina brucia grassi.
Se si adotta questo tipo di regime alimentare, il corpo produce ormoni anabolici, e dunque se affiancata ad una attività sportiva volta a mettere su massa corporea, può dare dei buoni risultati in un tempo ragionevole.
Al tempo stesso, però, come abbiamo anticipato in precedenza non solo è molto complesso mantenere questa dieta, ma la limitazione o l’eliminazione dei carboidrati può comportare anche dei problemi e delle complicazioni: il corpo, infatti, bruciando grassi e basta è obbligato a produrre dei corpi chetonici, sostanze che possono causare nausea, stanchezza, cefalea e mal di testa.
Insomma, come sempre vi consigliamo, prima di cominciare una dieta, di rivolgervi al vostro medico o a un nutrizionista.
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