Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/perdere-peso-perdita-di-peso-pancia-1968908/
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Molto conosciuta dagli habitué delle palestre, la carnitina è un amminoacido che aiuta ad aumentare la massa muscolare e, nel contempo, a ridurre quella adiposa. Proprio per questo motivo è divenuta ben presto una delle molecole d’eccellenza per chi desidera perdere peso. Cerchiamo di capire qual è il suo funzionamento e perché può aiutarci davvero a dimagrire.
La carnitina è un amminoacido non essenziale, poiché il nostro organismo è in grado di produrla in autonomia, a livello epatico e renale. La sua funzione principale consiste nel trasportare gli acidi grassi verso le cellule, dove i mitocondri provvedono a smaltirli generando energia. Questa sostanza si trova soprattutto nel tessuto muscolare, ed è fondamentale per il metabolismo cellulare.
Questa sua azione la rende a tutti gli effetti una molecola brucia-grassi, che abbinata a una dieta ipocalorica può accelerare la perdita di peso. Inoltre, la carnitina potenzia le capacità energetiche migliorando la prestazione atletica, e diversi studi hanno dimostrato che possiede proprietà cardioprotettive – aiuta a ridurre il livello di trigliceridi nel sangue e ad aumentare quello di colesterolo buono.
Circa il 25% del fabbisogno giornaliero di un adulto sano è autonomamente prodotto dall’organismo, mentre il restante 75% andrebbe introdotto con la dieta. La principale fonte di carnitina è la carne di suino, pecora, agnello, coniglio e manzo. Anche i prodotti caseari (latte e formaggi) ne contengono una buona quantità.
Fonti vegetali di questa sostanza sono gli asparagi, l’avocado e il tempeh, ma anche i legumi: sebbene infatti non la contengano direttamente, sono ricchi di lisina, un amminoacido dal quale il nostro corpo è in grado di creare la carnitina. Si può assumere un integratore quando ci si trova in una situazione di carenza, ma è bene evitare di eccedere con il suo utilizzo.
L’assunzione di carnitina è sconsigliata in chi abbia in precedenza sofferto di ipersensibilità al principio attivo in essa contenuto e in caso di diabete. Inoltre è controindicato il suo utilizzo in gravidanza e in allattamento, in via precauzionale. Se si decide di assumere un integratore a base di carnitina, bisogna fare attenzione alle dosi. Un eccesso può dare effetti collaterali quali diarrea, dolori addominali, nausea e vomito.
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