Benessere

Carnitina: a cosa serve e quali sono i benefici

La carnitina è una molecola indispensabile per l’ossidazione degli acidi grassi nei mitocondri.

Tra le funzioni che svolge nell’organismo, vi è la capacità di trasportare gli acidi grassi all’interno dei mitocondri, dove sono convertiti in energia.

La carnitina è utilizzata come integratore, soprattutto nello sport per incrementare le performance atletiche e in campo alimentare come aiuto per perdere peso. Nello specifico a livello dietetico/alimentare la carnitina incide nel metabolismo dei lipidi, facilitando la trasformazione del grasso in energia e semplifica la combustione dei grassi durante l’esercizio fisico.

Dal punto di vista sportivo la carnitina faciliterebbe il recupero muscolare dopo la performance atletica, nonché agevolerebbe la riparazione un livello energetico alto anche per periodi prolungati durante sforzi fisici, aumentando, di conseguenza la resistenza.

Infine, in età avanzata, la carnitina aiuterebbe a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo e di lipidi nel sangue.

La carnitina, dunque, come integratore è un ottimo alleato dai grandi benefici. In commercio, la carnitina è disponibile negli integratori alimentari sotto forma di L-carnitina, acetil-L-carnitina e propionil-L-carnitina. Basta affidarsi al prodotto giusto, come gli integratori a base di carnitina su Farmacia Uno, farmacia online con oltre 90.000 referenze dei migliori brand del settore farmaceutico.

Carnitina ed efficacia su peso e attività cerebrale

Tra i miti da sfatare per mancanza di evidenze scientifiche è l’uso e l’efficacia della carnitina come integratore per perdere peso: la stessa aiuta a spostare più acidi grassi nelle cellule per essere bruciati per ottenere energia, ma questo non vuol dire che aumenti la capacità di bruciare i grassi e perdere peso. Alimentarsi bene, al momento, è l’unica certezza.

Sarà pertanto necessario attendere nuove ricerche sul tema per confermare, in particolare, i benefici della L-carnitina riferiti a un target più giovane e attivo.

Diverso è il discorso se si parla dell’efficacia di L-carnitina in termini di funzione cerebrale. Alcuni studi in materia sugli animali suggeriscono che la forma acetilica, acetil-L-carnitina (ALCAR), può prevenire il declino mentale correlato all’età e migliorarne i marcatori dell’apprendimento. Gli stessi studi sull’uomo specificano che l’assunzione giornaliera di acetil-L-carnitina inverte il declino della funzione cerebrale associata all’Alzheimer e ad altre malattie del cervello.

La carnitina fa bene al cuore?

Per valutare efficacia e benefici della carnitina, gli studi scientifici sono sempre all’ordine del giorno e solo attraverso ricerche e sperimentazioni oggi è possibile attestare gli effetti sul corpo umano. Stante atri studi è stato dimostrato che la Propionil-L-carnitina può ridurre la pressione sanguigna e il processo infiammatorio collegato a malattie cardiache.

La Propionil-L-carnitina è anche responsabile di miglioramenti nelle condizioni di pazienti con gravi disturbi cardiaci, come malattie coronariche e insufficienza cardiaca cronica, limitando in tal senso anche il numero di decessi dovuti a queste patologie.

Esercizio fisico: quanto conta l’apporto di carnitina?

Sebbene non esista una letteratura scientifica lineare sugli effetti della L-carnitina sulle prestazioni sportive, diversi studi evidenziano benefici associati a dosi più grandi o a lungo termine.

Infatti i benefici della L-carnitina possono essere indiretti e richiedere settimane o mesi per manifestarsi, a differenza di integratori come la caffeina o la creatina, che di norma ottimizzano direttamente le prestazioni sportive.

In definitiva, la L-carnitina può supportare molte funzioni come migliorare il recupero dagli allenamenti, aumentare l’apporto di ossigeno ai muscoli, la circolazione sanguigna e la produzione di ossido nitrico, contribuendo a ritardare il disagio e ridurre l’affaticamento. Inoltre, può contenere e limitare il dolore muscolare dopo l’esercizio, nonché aumentare la produzione di globuli rossi, che trasportano l’ossigeno nel corpo e nei muscoli.

La L-carnitina svolge un ruolo specifico anche nel diabete di tipo 2 e dei suoi fattori di rischio, riducendo i sintomi. A confermare questa tendenza, i risultati di uno studio condotto su persone affette da diabete di tipo 2, che assumevano farmaci antidiabetici, indicano che i supplementi di carnitina riducono i livelli di zucchero nel sangue, rispetto a un placebo.

Quando e quanta carnitina assumere

In caso di bisogno, è consigliabile assumere circa 500-2000 mg / die di L-carnitina, ripartiti in assunzioni specifiche. Nel trattamento di condizioni particolari, trattate esclusivamente a livello medico, come l’ischemia cardiaca, la dose può raggiungere i 15000 mg / die.

Per concludere, non esiste un momento preciso in cui assumere carnitina; dovrebbero comunque essere distribuite uniformemente nella giornata. Se assunte in prossimità dei pasti, meglio evitare abbuffate o porzioni troppo abbondanti.

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