Alimentazione

Attenzione alla carenza di colina: un rischio per chi segue un’alimentazione vegana

La ricerca di una nutrizionista britannica rivela il pericolo di carenza di Colina, conosciuta come vitamina J, per coloro che scelgono un’alimentazione vegana a lungo tempo!

La moda della dieta vegana ha ancora il suo boom anche se sempre più nutrizionisti e medici condividono il loro disaccordo. Il corpo umano infatti ha decisamente bisogno di alcune sostante per stare in forma e in salute. Una di queste è la Colina, meglio conosciuta come vitamina J, presente soprattutto nei cibi di derivazione animale come carne, pesce e uova.

La nutrizionista britannica Emma Derbyshire fa sentire la sua voce in un articolo pubblicato sulla rivista BMJ Nutrition, Prevention & Health. La carenza di Colina è correlata con il rischio di Alzheimer e della cosiddetta Malattia di Huntington. Scopriamo il perché!

Colina, la vitamina necessaria per il nostro benessere

Molte persone hanno scelto di seguire una dieta vegana con il passare del tempo. Chi per motivi ambientalistici, chi per amore e rispetto degli animali e dell’ecosistema naturale. Ma è davvero un beneficio per l’essere umano o il frutto di un’intensa confusione innescata nel mondo della nutrizione e della salute? Beh, a rispondere a queste domande è la nutrizionista britannica Emma Derbyshire questa volta. Nell’articolo pubblicato sulla rivista scientifica BMJ Nutrition, Prevention & Health rivela qualcosa di molto interessante.

Verdure

Purtroppo i vegani risultano essere carenti di una vitamina necessaria al fabbisogno del nostro corpo. Si tratta della Colina, o vitamina J, presente soprattutto in carne di manzo ma anche pollo, pesce, uova e latticini. Questa sostanza è essenziale per il corretto funzionamento del sistema nervoso e non solo. È coinvolta nella salute del nostro cervello e una sua carenza aumenta i rischi di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

Secondo il National Institute of Health le dosi raccomandate sono intorno ai 550 milligrammi per gli uomini e i 425 per le donne. Purtroppo cibi vegani come cavolfiore, broccoli o noci la possiedono in quantità troppo ridotte per essere sufficiente. Da qui l’esigenza di rivedere le nostre scelte culinarie seguendo un nutrizionista ed evitando estremismi che potrebbero essere davvero dannosi!

Serena Cantelmi

Recent Posts

Articolazioni in salute dopo i 40 anni: abitudini quotidiane che fanno la differenza

Con il passare degli anni, il nostro corpo inizia a mostrare piccoli segnali di cambiamento…

6 giorni ago

Bumpy Skin: che cos’è e di cosa si tratta?

La pelle non è sempre liscia come seta. Talvolta, al tatto o alla vista, si…

3 settimane ago

Leucociti nelle urine: cosa significa la loro presenza?

La presenza di leucociti nelle urine è un segnale che il nostro corpo sta cercando di…

3 settimane ago

La super dieta di Milly Carlucci: come fa a restare in forma a 70 anni così

A 70 anni Milly Carlucci è in splendida forma, merito di una dieta equilibrata seguita…

3 settimane ago

Cosa è il virus rovina ferie: sintomi, diagnosi e cura

Un virus fastidioso sta rovinando le ferie di tanti italiani, trasformando sogni di relax in…

3 settimane ago

Quanti passi (reali) devi fare al giorno per dimagrire

Cosa consigliano i medici sui passi da fare per dimagrire? Ecco quanto devi camminare ogni…

3 settimane ago