Benessere

Calorie vuote: scopri cosa sono veramente

Per non ingrassare è necessario evitare le calorie vuote: vediamo che cosa sono e in quali alimenti sono contenute!

Un fattore fondamentale, ma spesso trascurato, per perdere peso è il consumo di cibi con calorie vuote. Si tratta di alimenti che, pur apportando all’organismo molte calorie, sono poveri o privi di macronutrienti. Ciò vuol dire, in parole semplici, che fanno ingrassare, senza dare alcun beneficio.

Calorie piene e vuote: le differenze

È molto importante distinguere gli alimenti con calorie piene da quelli con calorie vuote. I primi, oltre a fornire calorie, hanno anche macronutrienti, come vitamine, sali minerali e antiossidanti. Tutti elementi che fanno bene al nostro organismo.

Bibite

I secondi, invece, apportano energia, perché contengono calorie, ma nessun beneficio, perché non hanno macronutrienti. Per questo motivo, un’alimentazione ricca di calorie vuote causa sovrappeso, malattie metaboliche e carenze nutrizionali.

Quali sono gli alimenti con calorie vuote?

I cibi che contengono calorie vuote sono in generale tutti quelli a base di farine raffinate, zuccheri, grassi animali e margarine, come i dolci, i dolciumi, le caramelle, le gelatine, le patatine fritte, le bibite zuccherate e gli alcolici.

Per quanto riguarda il rapporto tra alcol e calorie vuote, bisogna tener presente che la birra e il vino rosso fanno in parte eccezione, in quanto, pur essendo molto calorici, contengono vitamine, sali minerali e antiossidanti.

Pessime dal punto di vista nutrizionale, invece, sono le bibite gassate, come la classica Coca-Cola, che sono ricche di zuccheri e carboidrati, ma sono prive di grassi, proteine, vitamine, minerali e fibre. Inoltre, queste bevande hanno un effetto diuretico maggiore rispetto alla semplice acqua e possono quindi provocare disidratazione.

Il consumo di queste calorie vuote dovrebbe essere ridotto il più possibile, a favore di calorie piene, in grado di fornire i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno. Secondo le linee guida dell’USDA, non dovrebbero costituire più del 10% delle calorie totali giornaliere, soprattutto in caso di vita sedentaria.

Federica Maria Ferrara

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